Skip to main content

Carnevale 2023: feste, eventi e tradizioni in Lombardia

carnevale1Ogni spirito profondo ha bisogno di una maschera” (F. Nietzsche)

Grande fermento in queste settimane per la festa più colorata e divertente dell’anno: il Carnevale. Iniziato in tutta Italia domenica 5 febbraio – 70 giorni prima della domenica di Pasqua che nel 2023 sarà il 9 aprile - si concluderà martedì 21 febbraio, il cosiddetto Martedì Grasso.

L'inizio del periodo carnevalesco è tradizionalmente fissato il giorno successivo alla domenica del Battesimo del Signore. Finirà quindi il martedì precedente il mercoledì delle ceneri che segna l'inizio della Quaresima.

A Milano si festeggia invece il Carnevale ambrosiano che cade qualche giorno dopo rispetto al resto d’Italia, perché secondo il rito ambrosiano la Quaresima non inizia il mercoledì delle ceneri, quello successivo al martedì grasso, bensì la prima domenica successiva. Quindi quest’anno l’ultimo giorno per festeggiare in Lombardia sarà sabato 25 Febbraio. Il carnevale ambrosiano si festeggia anche in una parte della provincia di Como, a Varese, a Monza, a Lecco e in alcune località di Bergamo. Le scuole resteranno chiuse dal 24 e fino al 26 febbraio.

CURIOSITA'

Nell'arcidiocesi di Milano il Carnevale dura 4 giorni in più del resto d'Italia. 

Il motivo è dovuto all'osservanza del rito ambrosiano.

Le  leggende che coinvolgono la figura da cui il rito prende il nome da Sant'Ambrogio, il patrono di Milano, hanno un comun denominatore, ossia l'assenza del vescovo Ambrogio nei giorni conclusivi del Carnevale perché impegnato in un pellegrinaggio. Una prima versione narra che fosse stato Ambrogio stesso a chiedere ai cittadini di aspettare il suo rientro per festeggiare, mentre secondo un'altra ipotesi furono gli stessi milanesi a decidere. Ma una cosa reale è necessaria sapere: il ritardo accumulato al passaggio dal calendario giuliano a quello gregoriano del 1582.

EVENTI IN LOMBARDIA

Molti gli eventi che si stanno preparando ad allietare i nostri pomeriggi.

Carnevale a Milano

La Diocesi di Milano ha dato le indicazioni del tema principale del carnevale che sarà ripreso per feste e carri allegorici degli oratori. L’argomento è big face per il 48° Carnevale Ambrosiano dei ragazzi. Come succede nel resto d’Italia e del mondo, infatti, parate e sfilate inondano il centro cittadino e i quartieri di Milano ospitando ogni anno un tema diverso. I carri saranno addobbati con fiori, figure di cartapesta e maschere tradizionali la parata seguirà  il percorso che va da via Palestro a Corso Venezia, da piazza san Babila  a Corso Vittorio Emanuele e piazza del Duomo.

Lungo le strade spettacoli di saltimbanchi giocolieri maghi e artisti di strada.

Tra le iniziative più importanti c’è il festival “Le mille e una piazza”, di Atelier Teatro che porterà in piazza la commedia dell’arte  tra classici e riletture originali con spettacoli gratuiti adatti a un pubblico di tutte le età, dal 18 al 26 Febbraio. 

A Opera in provincia di Milano,  domenica  12 febbraio 2023, l’evento di carnevale sarà invece dedicato alle bambine “Principesse per un giorno”, organizzato presso l’Abbazia di  Mirasole. 

Elsa, Aurora, Cenerentola e Belle vi porteranno con loro in una magica avventura. L’evento è organizzato da Familydays.

Nelle pasticcerie e nei panifici  non mancheranno i dolci tipici di questa festa. Da assaggiare le chiacchiere ricoperte di zucchero a velo o cioccolato e gli immancabili tortelli milanese, piccole frittelle tonde ripiene di deliziosa crema pasticciera, crema chantilly o crema al cioccolato.

Dolci tipici del Carnevale ambrosiano ma che ormai sono difficili da trovare a Milano sono anche i làciàditt‘, tortelli fritti con cubetti di mela nell’impasto oppure con uva sultanina.

Per gli amanti della musica l’Orchestra Sinfonica di Milano metterà in scena “Il Carnevale degli animali” opera del musicista francese Camille Saint-Saens, sabato 18 febbraio alle 16 all’Auditorium.

Il carnevale degli animali racconta di uno zoo di personaggi strani dell’ambiente musicale parigino ai tempi del compositore. 

Per chi ama  il mondo delle stelle un appuntamento da non perdere: il Carnevale al Planetario che si terrà il 24 febbraio 2023. L’evento è consigliato per i bambini dai 6 anni in su ed è a pagamento. Riserva il tuo biglietto sul sito ufficiale.

CARNEVALE A Varese

A Varese ricorre quest’anno  il trentesimo Carnevale Bosino, il corteo si farà nella giornata di sabato 25 febbraio, ma sarà diverso dal pre-Covid.  La Famiglia Bosina (a cui è appaltata in toto l’organizzazione), spiega che avrà dal Comune quest’anno il 40% in meno di soldi per organizzare il Carnevale , ci saranno regole diverse, molto più restrittive. 

La sfilata non vedrà come in passato il passaggio di carri e gruppi a piedi, ma solo di questi ultimi. I carri resteranno invece fermi in alcune “isole”, punti prestabiliti del centro storico (piazza Monte Grappa, corso Matteotti, angolo via Magatti-via Manzoni, angolo via Magatti-corso Moro ed eventuali altre posizioni). Non saranno dunque i carri a girare per il centro ma saranno direttamente i varesini a potersi spostare tra un punto e l’altro per osservare i carri.

 La sfilata, composta dunque solo dai gruppi a piedi, seguirà questo percorso: via Sacco – via Marcobi – piazza Monte Grappa – via Volta – via Magatti – corso Moro – piazza Monte Grappa – corso Matteotti – piazza Carducci – via broggi – via Veratti – via Marcobi – piazza Monte Grappa. Le iscrizioni per carri e gruppi devono pervenire alla Famiglia Bosina entro il 7 febbraio.

CARNEVALE A Mantova

Nel pomeriggio di sabato 18 febbraio 2023 si svolgerà a Mantova l’evento  “Nabuzardan”, nella magnifica cornice di Palazzo Te. Il carnevale si terrà in questa villa rinascimentale, opera del celebre Giulio Romano e residenza della famiglia Gonzaga.

Il Nabuzardan è  un carnevale molto particolare, un evento artistico ed ecologico organizzato da Segni d’Infanzia. La manifestazione prevede tantissime attività divertenti i bambini, tra cui uno spettacolo di circo aereo, trucca bimbi e letture a tema carnevale nelle Sale di Palazzo Te.

Il programma è in fase di aggiornamento www.segnidinfanzia.org 

La partecipazione al Nabuzardan è a pagamento e i biglietti saranno disponibili per l’acquisto dal 10 febbraio 2023: euro 5 per grandi e piccini, a partire dai 18 mesi.

CARNEVALE A Bergamo

A Bergamo si tiene uno dei 15 carnevali storici d’Italia, conosciuto grazie alla famosa sfilata di Mezza Quaresima. Il 25 e il 26 febbraio 2023 chi vorrà potrà partecipare alla storica parata di carri allegorici. E assistere alla tradizione del Rasgàment de la Égia. La Égia rappresenta la negatività dell’anno passato nella forma di una vecchia e brutta signora, che viene condannata al rogo.

Non mancheranno certamente le maschere di Brighella e Arlecchino, nate proprio a Bergamo. 

CARNEVALE, un po' di storia

Secondo la più accreditata interpretazione la parola 'carnevale' deriverebbe dal latino Carnem levare ("eliminare la carne"), poiché indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di Carnevale , subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima. 

In alternativa si è ipotizzato che derivasse  dalla parola carnualia ("giochi campagnoli") o ancora dalla locuzione carrus navalis ("nave su ruote", quale esempio di carro carnevalesco) se non addirittura da currus navalis ("corteo navale"), usanza di origine pagana e occasionalmente sopravvissuta fino al XVIII secolo tra i festeggiamenti del periodo. Le prime testimonianze dell'uso del vocabolo "carnevale" (detto anche "carnevalo") vengono dai testi del giullare Matazone da Caligano alla fine del XIII secolo e del novelliere Giovanni Sercambi verso il 1400.

I caratteri della celebrazione del carnevale hanno origini in festività molto antiche.

Sono diverse le fonti che parlano del Carnevale Ambrosiano già nel Medioevo. Durante le feste dionisiache e saturnali si era soliti favorire un clima di scherzo e la dissolutezza . Conosciuto come festa dei folli, questo periodo inaugurava tutta una serie di feste irriverenti, ironiche e a tratti scandalose, che portavano in scena il capovolgimento dell’ordine societario. I poveri diventavano re, mentre i più ricchi e i personaggi altolocati erano destinati a trasformarsi negli oggetti dello scherno. Da un punto di vista storico e religioso il carnevale rappresentò, dunque, un periodo di festa ma soprattutto di rinnovamento simbolico,  l'ordine sostituito dal caos, dopo il periodo festivo, riemergeva nuovo o rinnovato  fino all'inizio del carnevale seguente.

 Nel mondo antico romano la festa in onore della dea egizia Iside, importata anche nell'Impero romano, comporta la presenza di gruppi mascherati, come attesta lo scrittore Lucio Apuleio nelle Metamorfosi (libro XI). 

Presso i Romani la fine del vecchio anno era rappresentata da un uomo coperto di pelli di capra, portato in processione, colpito con bacchette e chiamato Mamurio Venturio.

L'antica tradizione del carnevale si è mantenuta anche dopo l'avvento del Cristianesimo : anche a Roma stessa, capitale del Cristianesimo, la maggiore festa pubblica tradizionale è stata il Carnevale Romano fino alla sua soppressione negli anni successivi all'Unità D'Italia. 

I CARNEVALI PIU IMPORTANTIcarnevale 3

Carnevale di Venezia

Nel 1797, con l'occupazione francese di Napoleone e con quella successiva austriaca, nel centro storico la lunghissima tradizione del Carnevale veneziano fu interrotta per timore di ribellioni e disordini da parte della popolazione. 

Quasi due secoli dopo, nel 1979, la secolare tradizione del Carnevale di Venezia risorse e nel giro di poche edizioni il Carnevale di Venezia è tornato a ricalcare con grande successo le orme dell'antica manifestazione. Nei vari anni, il Carnevale è spesso dedicato ad un tema di fondo, al quale ispirarsi per le feste e gli eventi culturali di contorno. L'attuale Carnevale di Venezia è diventato un grande e spettacolare evento turistico, che richiama migliaia di visitatori da tutto il mondo.

Carnevale 2023:

4 febbraio: Opening Parade e apertura del Venice Carnival Street Show;

5 febbraio: il corteo acqueo di imbarcazioni a remi sfilerà da Punta della Dogana e arriverà all'Erbaria di Rialto, con la tradizionale Pantegana di cartapesta in cima;

11 febbraio: si inaugura la passerella dedicata alle maschere che sfileranno e parteciperanno al Concorso della Maschera più bella;

16 febbraio: sfilata di carri allegorici a Pellestrina;

17 febbraio: sfilata di carri allegorici a Venezia Lido;

21 febbraio: dopo la selezione dei giorni precedenti, in piazza San Marco verrà presentata la Maria del Carnevale 2023.

Carnevale di Viareggio

Ha origine nel 1873 ed è uno dei più importanti e maggiormente apprezzati carnevali a livello internazionale. Secondo alcuni, è annoverato, insieme a quello di Venezia, tra i dieci migliori carnevali al mondo. A caratterizzarlo sono i carri allegorici più o meno grandi che sfilano nelle domeniche fra gennaio e febbraio e sui quali troneggiano enormi caricature in cartapesta di uomini famosi nel campo della politica, della cultura o dello spettacolo, i cui tratti caratteristici, specialmente quelli somatici, vengono sottolineati con satira e ironia. È a Viareggio infatti che nasce il primo carro allegorico in carta pesta nel 1925. Ed è qui che vengono realizzati i carri più grandiosi in questo materiale, carri che passano i 20 metri d'altezza realizzati da più di 25 ditte che coinvolgono più di mille artigiani.

Il famosissimo Carnevale di Viareggio prenderà vita Sabato 4 febbraio con la cerimonia di inaugurazione e alzabandiera, ore 15; seguirà la prima sfilata dei carri allegorici e lo spettacolo pirotecnico.

Le successive date sono: 12 -16 – 19 – 21- 25 Febbraio 2023

Carnevale di Acireale

Uno dei più antichi della Sicilia e si svolge ogni anno nella città di Acireale, in provincia di Catania. Tra le sue caratteristiche vi è la sfilata di carri allegorici; in alcuni di essi si utilizzano migliaia di fiori freschi disposti uno a fianco all'altro e perciò sono detti carri infiorati. I carri danno il loro spettacolo anche di notte, attraverso migliaia di lampadine e luci, movimenti spettacolari e scenografie in continua evoluzione durante le esibizioni. I carri infiorati sono tipici anche di diversi carnevali della Costa Azzurra e della Liguria.

Per tre weekend Acireale si colorerà di festa, musica e divertimento.

Le date delle sfilate sono: 4/5 11/12 18/19 20/21 FEBBRAIO

Carnevale di Ivrea

Famoso per il suo momento culminante della Battaglia delle arance, è considerato uno tra i più antichi e particolari al mondo, seguendo un cerimoniale più volte modificatosi nel corso dei secoli. L'intero carnevale rappresenta, sotto forma di allegoria, la rivolta dei cittadini per la libertà dal tiranno della città, probabilmente Ranieri di Biandrate, ucciso dalla Mugnaia su cui si apprestava a esercitare lo ius primae noctis. Fu quell'evento a innescare la guerra civile rappresentata dalla battaglia tra il popolo e le truppe reali che viene rievocata durante il carnevale, dove le squadre di Aranceri a piedi (ossia il popolo) difendono le loro piazze dagli aranceri su carri (ossia l'esercito) a colpi di arance a rappresentare le frecce, mentre tra le vie della città sfila il corteo della Mugnaia che lancia dolci e regali alla popolazione.

La ricorrenza, dal forte valore simbolico, nel 2023 si svolgerà dal 16 al 21 febbraio e come sempre travolgerà le piazze del centro cittadino con un cerimoniale ben definito, tra cui spicca la spettacolare Battaglia delle Arance.

LE MASCHERE DI CARNEVALE 

Il simbolo per eccellenza del Carnevale sono le maschere, il cui significato è di temporaneo rovesciamento dell'ordine precostituito. 

Lo scopo è prendersi gioco dei potenti o, più in generale, dei vizi umani. Per questo motivo è anche un periodo in cui scherzi e prese in giro sono del tutto lecite. 

Ogni Regione d'Italia ha la sua maschera e tra le più famose ci sono sicuramente la bergamasca Arlecchino (il cui nome è diventato sinonimo del termine multicolore, in onore delle losanghe che compongono la sua tuta) e la napoletana Pulcinella. In tutti i casi si tratta di personaggi che rappresentano la lotta contro i potenti e l'ordine gerarchico che opprime i poveri. 

Una delle maschere femminili più iconiche è la veneziana Colombina - la stessa che sorvola piazza San Marco appesa a una carrucola – incarna le doti della domestica fedele ma astuta quanto basta per aggirare il burbero padre.

Arlecchino

Forse la maschera più conosciuta in assoluto, Arlecchino è un servitore bergamasco, scaltro e burlone. Le sue fattezze sono una fusione tra lo Zanni bergamasco e altre figure diaboliche del panorama francese. Arlecchino, dobbiamo dirlo, di fatto è un piccolo Diavolo. Il suo stesso nome assomiglia ad Alichino, un demone che si trovava anche nell’inferno dantesco e che, insieme ad altri, torturava i dannati con la pece bollente. Nella commedia dell’Arte, Arlecchino perde comunque i suoi tratti diabolici e si trasforma in un divertente e vivace servitore, emblema del povero, infedele al padrone e imbroglione. Arlecchino si esprime in dialetto, è innamorato di Colombina!arlecchino

Pulcinella

Così come come la conosciamo, la sua maschera nasce a Napoli all’inizio del ‘600, ma naturalmente, e come tutte, ha origine quasi arcaiche. Addirittura troverebbe radici nelle Atenelle, un tipo di spettacolo in voga nell’Antica Roma. Come il suo aspetto, così anche il suo nome è cambiato nel corso degli anni, e possiamo trovarlo sotto Policinella o Pollicinella. Servitore pigro, ironico, sfrontato e chiacchierone, anche Pulcinella farebbe di tutto per rubare un piatto di maccheroni.

Balanzone

Il dottor Balanzone, conosciuto semplicemente anche come “il dottore”, è la maschera iconica di Bologna. Il suo nome è ironico, storpiatura di “bilancione”, bilancia, simbolo di legge e giustizia. Con lui ci spostiamo dal mondo dei servitori, per catapultarci in quello dei signori, anche se il suo personaggio non risulta altrettanto simpatico: è serio, saccente, pedante e il pubblico ha meno possibilità di empatizzare con lui. Il suo costume è quello di un professore universitario (settecentesco), con toga, cappello, giacca e mantello.

Pantalone

Il Pantalone veneziano, nasce all’incirca nel 1500 e si tratta di un mercante, vecchio, taccagno e dominato dal vizio e dalla lussuria. Agli inizi della sua fortuna viene dipinto come comico e farsesco. Man mano che la sua maschera calca le scene, diventa il simbolo del padre burbero e avaro del dramma borgese. Lo troviamo spesso accompagnato dalla moglie, la bella figlia Rosaura che tanti corteggiano e l’astuta serva Colombina.pantalone e colombina

Meneghino

Ovvero milanese, Meneghino. Anzi, vi diremo di più, spesso usiamo proprio l’aggettivo “meneghino” in qualità di “milanese”. E’ un personaggio sincero e onesto –e infatti, a differenza di tutti gli altri personaggi, non  indossa una maschera. Meneghino, sui palchi di cui è stato protagonista, ha vestito i panni di servo, di contadino, di padrone e di mercante ed in tutti i ruoli è sempre alla ricerca della giustizia.meneghino e cecca maschere milanesi

Rugantino

E’ un bullo romano, e il suo stesso nome deriva da “ruganza”, arroganza. Ma non dobbiamo essere troppo severi con lui, perché dietro la scorza ruvida della sua maschera, si nasconde in realtà un cuore buono. Ha un’indole litigiosa ma fa divertire chiunque lo incontri.

Capitan Spaventa

Terminiamo con Capitan Spaventa, il soldato ligure. E’ colto e dall’animo tenero e sognatore. Il suo buon senso lo guida verso la saggezza e lo troviamo spesso in contrapposizione a un’altra maschera, meno positiva: quella dell’arrogante Capitan Matamoros.

I CORIANDOLI 

Oltre alle maschere, l'altro simbolo per eccellenza del Carnevale sono i coriandoli colorati. La loro prima apparizione risale all'inizio del '500 in cui i frutti della pianta del coriandolo venivano rivestiti di zucchero. Il risultato erano confettini profumati perfetti per essere lanciati sulla folla mascherata. La loro produzione però era molto costosa, quindi presto vengono sostituiti da piccole palline create con il seme del coriandolo ricoperto di gesso. Invece, i piccoli dischetti di carta che lanciamo ancora oggi sono stati introdotti sul mercato nel 1875. L'idea venne all'industriale milanese Enrico Mangili, che li creò recuperando gli scarti dei fogli che venivano usati come lettiera per i bachi da seta. Inizialmente tutti di colore bianco, dopo l'inizio della produzione a livello industriale si decise di fabbricarli anche colorati. (Foto di Massimiliano di Salvo)

Par che ognun di Carnevale

a suo modo possa far;

par che ora non sia male

anche pazzo diventar.

Viva dunque il Carnevale,

che diletti ci suol dar.

Carneval che tanto vale,

che fa i cuori giubilar.

(Carlo Goldoni. Omaggio al Carnevale di Venezia)

carnevale bimbi

Potrebbe interessarti anche:

Il carnevale milanese "in ritardo" tra storia e leggenda

Vestiti fai da te per Carnevale

Maschere milanesi del Carnevale

Le origini del Carnevale

Ricorrenze e festività tradizionali lombarde: gennaio, febbraio, marzo

Pin It