Slot machines: Via Marghera vs Snai
LA RIVOLTA CHE PROPONE UNA SVOLTA
Slot machines, ancora una volta. Nonostante tutte le promesse e le belle parole dello stato, eccoci di nuovo a parlare di queste maledette macchinette che rischiano di rovinare la vita a molti.
L'ultimo episodio che vede nell'occhio del ciclone il sistema “biscazziere” dello stato si svolge in questi giorni a Milano, in via Marghera. E' noto come questa zona sia spesso frequentata da molta gente nel fine settimana, e sia uno dei punti nevralgici della città, visto che è vicina a scuole e a piazza Wagner, che ospita anche una fermata della metropolitana. Questa volta tuttavia la storia sembra essere diversa dal solito, perchè i residenti della zona, capeggiati dalla presidente dell'AS.CO de angeli Rosangela Bistolfi, sono partiti all'attacco del Comune, con una petizione che sta riscuotendo molti successi.
Il fatto è fin troppo familiare di questi tempi: chiude una vecchia boutique in una via, ed ecco che arriva l'immancabile Sisal, che invita i clienti a giocare, non capendo a volte che in zone ad alta densità (con quindi tanti ragazzi non capaci di controllarsi nel gioco) questi punti- scommessa fanno più male che bene. Qui però arriva il colpo di scena, con i residenti che si sono organizzati con una petizione che si appresta a raggiungere le 1000 firme, per poi essere presentata al sindaco Pisapia. Ecco, tuttavia la bella favola finisce qui. Perché putroppo il comune è in grado di fare poco sull'argomento, visto che non possiede le autorizzazione per chiudere o impedire l'apertura di nuovi negozi (di qualunque genere); questo potere è in mano alla questura, che può decide sulle aperture nella zona.
Dall'altra parte i cittadini specificano che la loro protesta non vuole essere contro il sindaco, ma è necessario partire da qualche carica pubblica per smuovere le acque: verissimo, però sarebbe più appropriato presentare la petizione al Questore, che potrebbe decide di impedire l'apertura (impresa titanica a quanto sembra). Speriamo che l'iniziativa vada a buon fine, visto che il punto Snai potrebbe aprire proprio vicino a una scuola, cosa inaccettabile viste tutte le ultime polemiche sulle slot machine.
Per tutti gli abitanti della zona è bene sapere che si potrà dare il proprio contributo a questa petizione andando a firmare presso le portinerie delle scuole della zona (sia elementari che medie) che negli oratori. Speriamo che questa sia il primo passo verso una concezione di burocrazia amministrativa meno intoppata e stuccosa, che senta i bisogni dei cittadini come propri e applichi delle soluzioni condivise nel territorio.
Andrea Lino