Pagamento canone RAI, facciamo chiarezza
Ormai non è più una novità, il nostro governo ci ha fatto sapere, anche tramite il continuo martellante avviso delle varie televisioni, che il canone RAI, dal mese di luglio di quest’anno si dovrà pagare tramite la bolletta dell’energia elettrica. Vediamo allora nel dettaglio questa nuova norma.
Cominciamo a precisare che il costo del canone è di euro 100. Il pagamento avverrà tramite l’addebito nella bolletta elettrica, e l’importo sarà indicato con una distinta voce propria, quindi non si dovrebbe riceve più nessun bollettino di pagamento. Il primo addebito lo troveremo inserito nella fattura elettrica del mese di luglio, e l’importo sarà di euro 70. Dal mese di agosto, saranno ripartite le rimanenti 30 euro. Per il 2017 le modalità cambiano, infatti, l’importo del canone sarà frazionato in dieci rate da 10 euro l’una. Se però le fatture elettriche non sono mensili ma bimensili, trimestrali o semestrali, gli importi saranno suddivisi in proporzione. È possibile, per chi esegue il pagamento tramite addebito bancario, continuare a farlo, ovviamente nella fattura sarà evidenziato l’importo del canone RAI.
Chi è tenuto al pagamento del canone RAI? Chiunque è intestatario di un’utenza elettrica e di almeno un apparecchio televisivo, è tenuto al pagamento del canone. Infatti, la norma governativa sostiene che l’utenza elettrica è presupposto di possesso di un apparecchio televisivo. L’onere di dimostrare che non si è in possesso di nessun apparecchio televisivo atto alla ricezione di programmi, spetta al contribuente. Il pagamento, che s’intende per nucleo familiare, si paga una sola volta per tutti gli apparecchi che si trovano nella propria residenza principale o seconde case, purché dello stesso intestatario dell’utenza elettrica. Il canone RAI NON deve essere pagato per gli smartphone, i tablet e PC privi di sintonizzatore TV, ossia che non permettono la visione di programmi radiotelevisivi. Per la radio il canone non è previsto.
Descrivo un esempio per chiarire meglio. Un utente è proprietario di un appartamento, o immobile, in città e di una casa al mare o in altro luogo, si paga solo tramite il contratto di energia elettrica collegato alla prima abitazione e non alla seconda.
Con il sistema passato, un utente poteva chiedere il non pagamento canone applicando il “suggellamento” dell’apparecchio televisivo e dando la disdetta, ora ciò non sarà più possibile, poiché si applica la presunzione del possesso solo per il fatto che possiedi utenza elettrica. Dimostrarne il non possesso è compito dell’utente. Chi non possiede un televisore o comunque non riceve nessun programma, è tenuto alla dichiarazione, solo che non è stato ancora chiarito con che modalità. Conviene rivolgersi, per chiarimenti, all’Agenzia delle Entrate. Attenzione alle false dichiarazioni, perché la multa prevista è di cinque volte l’importo del canone, e inoltre si può rischiare di incorrere in una sanzione penale di falsa dichiarazione.
Coloro che hanno compiuto i settantacinque anni d’età hanno diritto all’esenzione, purché dimostrino di NON convivere con soggetti diversi dal coniuge, e non possedere un reddito superiore a ottomila euro.
Per chi possiede un esercizio commerciale, le regole di pagamento del canone RAI rimangono invariate.
ATTENZIONE: nessun incaricato, o presunto tale, della RAI ha il potere di entrare nel tuo domicilio, (art. 14 della Costituzione Italiana), gli unici che potrebbero avanzare questo diritto di controllo sono i funzionari della Guardia di Finanza, provvisti, ovviamente, di regolare mandato. (accertarsi con una telefonata).