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Milano aggiorna gli oneri di urbanizzazione: un nuovo modello per favorire la rigenerazione urbana

  • Redazione MilanoFree.it

Il Consiglio Comunale approva l'aggiornamento degli oneri di urbanizzazione con un aumento medio del 37,92%

Dopo 15 anni, la città di Milano decide di rivedere i propri oneri di urbanizzazione. Il Consiglio Comunale ha approvato la delibera di Giunta, registrando un aumento medio del 37,92%. L'aggiornamento, che diventa indispensabile alla luce delle disposizioni normative recenti e del boom immobiliare milanese degli ultimi anni, è finalizzato a un'equa redistribuzione delle risorse e a una promozione più attiva dei processi di rigenerazione urbana, soprattutto nelle aree meno centrali.skyline milano pex

Come viene calcolato l'aggiornamento

Il parametro utilizzato per l'aggiornamento è l'indice Istat relativo al prezzo delle opere di urbanizzazione, ovvero il costo di costruzione di un fabbricato residenziale, che attualmente si attesta sul 37,92%. Questa ricalibrazione, però, introduce una novità significativa: la differenziazione degli oneri contributivi in base alla zona della città, dividendo Milano in due grandi fasce: la più centrale e l'area al di là della circonvallazione esterna, che rappresenta l'84,13% del territorio comunale.

Differenziazione tra zona centrale ed esterna

L'intento dell'amministrazione comunale è quello di non penalizzare gli interventi di riqualificazione nelle aree di rigenerazione urbana. Su questa base, le due grandi fasce della città vengono tarate in base al diverso carico urbanistico che devono sostenere. Ad esempio, nella fascia centrale, i costi manutentivi a kmq, l'attrattività per i cosiddetti city users, la densità abitativa e la concentrazione di servizi sono mediamente più alti.

Riduzioni degli oneri a favore della rigenerazione urbana e della qualità ambientale

Il 90% degli interventi in città riguarda opere di ristrutturazione, riqualificazione e sostituzione dell’esistente, per le quali è prevista una riduzione degli oneri fino al 68%. Nel caso degli interventi di nuova edificazione, l'aumento degli oneri è contenuto al 10% nella fascia esterna, arrivando al 113% solo nella parte centrale.

“L'obiettivo è pesare meno nelle zone fuori dal centro storico, anche per favorire i progetti di rigenerazione," ha commentato l’assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi.

Innovazioni per l'edilizia sociale e neutrale in termini di carbonio

In particolare, si prevedono riduzioni significative per gli interventi edilizi di neutralità carbonica e per l'edilizia residenziale sociale. Nel caso di edificazioni che rispondono ai criteri di neutralità carbonica, la riduzione del costo di costruzione arriva al 20% se destinate a funzioni private, e al 50% se ospiteranno servizi convenzionati con il Comune. Per gli alloggi in edilizia sociale convenzionata, gli oneri vengono addirittura azzerati. L'obiettivo dell'amministrazione comunale, quindi, è duplice: favorire interventi edilizi sostenibili dal punto di vista ambientale e promuovere la realizzazione di abitazioni a canone sociale.

Riduzioni per i servizi privati e gli interventi su immobili dismessi

Al termine della discussione consiliare, sono state confermate le riduzioni degli oneri per i servizi privati: si prevede un abbattimento totale per quelli convenzionati e tra l’80% e il 90% per quelli riconosciuti di interesse pubblico.

Per quanto riguarda gli interventi su immobili dismessi, è previsto un surplus del contributo di costruzione del 60% nella fascia centrale e del 20% in quella periferica. Le maggiorazioni riguardano anche il recupero abitativo dei sottotetti, gli interventi di logistica o autotrasporto e nel caso di consumo di suolo agricolo.

Il 10% delle entrate destinate a opere concordate con i Municipi

Questo aggiornamento degli oneri di urbanizzazione non riguarda solo gli investitori immobiliari, ma avrà un impatto diretto sulla città e sulla qualità della vita dei suoi abitanti. Infatti, il 10% delle entrate derivanti dalla maggiorazione degli oneri sarà destinato ad opere concordate con i Municipi. Si tratta di un passo significativo verso un modello di città più sostenibile, inclusivo e attento alle esigenze dei suoi cittadini.

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