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Ludopatia: come riconoscere e curare il gioco d’azzardo patologico

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L'impulso irrefrenabile a giocare d'azzardo così come a fare scommesse sulle partite di calcio o su qualunque altro sport o evento spesso possono sconfinare in qualcosa che va ben oltre il semplice fenomeno sociale. In questi casi si parla di Ludopatia, detta anche Gioco d'azzardo patologico (GAP), una vera e propria malattia che può trasformarsi in una condizione molto seria che va a compromettere, talvolta in modo drastico, le normali attività personali, familiari e lavorative.

Per comprendere in cosa consista la Ludopatia è bene partire dal significato del suo stesso termine: ludo- (dal latino ludum, ovvero "gioco") e -patìa (dal greco -pátheia, ovvero "malattia, stato di sofferenza"). Si tratta di un termine piuttosto moderno, entrato nel nostro dizionario verso la fine degli anni '90 con riferimento ai malati di gioco d'azzardo, per poi entrare a far parte dell'uso comune negli anni più recenti, con l'avvento dei primi interventi legislativi in materia.

Ludopatia, come riconoscerla: i sintomi

Per molti soggetti, tentare la fortuna al gioco è un modo come un altro per passare il tempo, da soli o in compagnia. Quando però questo passatempo si trasforma in un vero e proprio desiderio compulsivo difficile da tenere a freno, allora si inizia a configurare come vera e propria patologia. Non a caso, la Ludopatia viene considerata un disturbo del comportamento che può anche manifestarsi con sintomi più o meno gravi ed avere conseguenze sulla vita di chi ne è colpito.

La Ludopatia viene considerata al pari di altre dipendenze, ma senza sostanze che si concretizza con il forte ed incontrollabile desiderio di provare emozioni connesse al gioco e alla scommessa. A differenza di altre dipendenze quali possono essere quelle da droga o da alcool, tuttavia, il disturbo da GAP non presenta campanelli d'allarme ben precisi riconducibili a sintomi di natura fisica o segnali evidenti e per tale ragione viene definita "malattia nascosta". Essa rientra nel medesimo gruppo nel quale ritroviamo anche altri disturbi psichici come piromania, cleptomania e tricotillomania.

Esistono però delle linee guida attraverso le quali è possibile riconoscere una persona potenzialmente affetta da Ludopatia o tramite le quali eseguire una autovalutazione della propria condizione, specie se considerata fortemente a rischio.

Un soggetto affetto da Ludopatia si riconosce in almeno cinque dei seguenti sintomi:

    • Il pensiero al gioco o alle sue esperienze di gioco passate rappresentano un vero punto fisso, spesso oggetto di sogni e generatore di ansia e preoccupazioni.
    • Le puntate diventano sempre più frequenti e più alte in quanto si sente il bisogno di continuare a provare le medesime emozioni della prima volta. Il senso di assuefazione, dunque, diventa sempre più evidente. A questa si associa la voglia continua di rivincita in caso di perdita.
    • In caso di astinenza, dovuta anche solo ad una riduzione delle sedute di gioco, si percepisce una certa irrequietezza.
    • Il gioco d'azzardo e le scommesse rappresentano un modo per evadere dal proprio mondo e dalla propria condizione quotidiana.
    • Mentire alle persone vicine (familiari, amici o colleghi) sul denaro perso.
    • Ottenere soldi anche in modo illegale, talvolta violando addirittura la legge. Nella maggior parte dei casi rivolgersi alla famiglia o anche a perfetti sconosciuti pur di ottenere un prestito finalizzato al gioco.
    • Mettere il gioco tra le priorità della propria vita, mettendo a rischio non solo le relazioni ma anche la professione.
    • Senso di colpa o depressione dopo aver perso grosse cifre al gioco.
    • Tendenza a minimizzare i propri impulsi legati al gioco o alle conseguenze che da essi ne derivano.

Ludopatia: cause e conseguenze

Le cause della Ludopatia restano al momento ignote, ma come avviene per la maggior parte dei disturbi psichici, anche in questo caso può scatenarsi in seguito all'interazione di fattori biologici, genetici ed ambientali, in modo particolare sul fronte delle relazioni, dell'ambito familiare, sociale e lavorativo.

Le conseguenze di questa condizione, al contrario, sono abbastanza evidenti, chi non riesce a resistere all'impulso irrefrenabile di giocare d'azzardo o fare scommesse, infatti, spesso trascura tutto ciò che non fa parte di questa sfera. Lo studio, il lavoro, la vita sociale e familiare sono messi fortemente a repentaglio. Chi è colpito da Ludopatia può addirittura arrivare a commettere frodi e furti con conseguenze, se possibili, ancora più gravi riscontrabili nei periodi di maggiore stress da parte del soggetto.

I rischi di natura finanziaria rappresentano la prima conseguenza diretta della Ludopatia, ma ad essere compromesse da questa patologia seria, la quale condivide alcuni tratti del disturbo ossessivo compulsivo, sono soprattutto le relazioni: fine di solide amicizie, allontanamento dalla famiglia, divorzi, licenziamenti. Nei casi più gravi può portare allo sviluppo di dipendenze da alcool e droghe fino al rischio maggiore, rappresentato dal suicidio.

Malati di gioco: Ludopatia e soggetti a rischio

Esistono dei tratti distintivi dei "malati di gioco"? Chi soffre di Ludopatia generalmente è un soggetto insicuro, poco o per nulla soddisfatto della vita che conduce ed incline a soffrire di altri problemi psicologici. E' stato stimato che i disturbi legati al gioco d'azzardo patologico nei soggetti di sesso maschile inizia sin dall'adolescenza, mentre nelle donne si sviluppa tra i 20 ed i 40 anni. La sua rapida crescita tra i giovani e gli adulti è riconosciuta da diversi studi sull'argomento.

Le probabilità di diventare un soggetto a rischio Ludopatia aumentano in presenza di altre patologie o disturbi psichiatrici o della personalità. Anche la giovane età può rappresentare un elemento da non sottovalutare. Gli uomini si sono dimostrati più propensi, rispetto alle donne, a giocare d'azzardo fino ad arrivare ad una vera e propria dipendenza, ma anche la familiarità per GAP può avere un ruolo importante. Non è escluso che tra i soggetti a rischio possano collocarsi anche coloro che assumono determinati farmaci (dopamino-agonisti) ad esempio per la cura del Parkinson o della sindrome della gambe senza riposo, in concomitanza con una predisposizione neurologica.

Ludopatia: cura e prevenzione

La mancanza di obiettività è una caratteristica predominante nei soggetti affetti da Ludopatia. Questo rende difficile un confronto sincero e talvolta, in assenza di campanelli di allarme, amici e familiari non sempre riescono a supportarli nel modo adeguato ed a convincerli a rivolgersi ad uno specialista. Sotto questo punto di vista esistono diverse strutture specializzate nella cura della Ludopatia sparse sull'interno territorio nazionale. È possibile chiedere informazioni utili ed aiuto rivolgendosi alla propria ASL di riferimento chiedendo espressamente chiarimenti sul trattamento del gioco patologico. Generalmente a farsi carico di queste attività sono i Servizi per le Tossicodipendenze o di Psichiatria dei principali ospedali.

La terapia per i soggetti colpiti da questa patologia può anche basarsi su forme di psicoterapia (cognitivo comportamentale, cognitivo o comportamentale di gruppo), ed infine sulla terapia farmacologica stabilita dallo psichiatra dopo un'attenta valutazione del soggetto.

Sul piano della prevenzione, infine, non esistono forme preventive legate alla Ludopatia, quindi si consiglia di rivolgersi ad uno specialista non appena dovessero iniziare a palesarsi i primi sintomi.

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