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Legnano, intervista all’assessore Maffei: il problema della conciliazione lavoro famiglia e i progetti del Comune

Per la giornata internazionale della donna abbiamo voluto fare delle  riflessioni con Ilaria Maffei, docente scolastica, impegnata in politica e attualmente assessora alla comunità inclusiva del Comune di Legnano.

Tra l’altro Ilaria tra pochi mesi diventerà mamma e quindi vivrà ancora di più le difficoltà delle donne nel conciliare lavoro e famiglia.

ilaria maffei assessore legnano

Su cosa dovrebbe basarsi la fiducia dei giovani oggi nella politica?

Per come vivo e ho sempre vissuto la Politica dovrebbe risolvere i problemi, occuparsi del bene comune.

Si immagina se durante la pandemia non ci fosse stato uno stato nazionale con un governo a gestire la situazione? Adesso siamo in una fase ancora critica e difficile, ma almeno vediamo una speranza per i vaccini che grazie alle democrazie verranno distribuiti a tutti senza distinzione, partendo dalle categorie più fragili: i nostri anziani. Se non ci fosse la Politica, quella con la P maiuscola, ci sarebbe un far-west, in cui solo chi se lo può permettere si curerebbe e si potrebbe vaccinare. Con tutti i limiti di ritardi e disorganizzazione, alcuni passi avanti sono stati fatti.


In una società così fluida e digitale come la nostra, come mai la donna fa ancora così fatica a garantire un wildlife balance tra lavoro e famiglia?

Non è la donna che dovrebbe gestire “tutto”, è la famiglia nel suo complesso che dovrebbe farsi carico di una gestione quotidiana di lavoro fuori casa e un lavoro di cura dentro le mura domestiche… Speriamo che almeno da questo punto di vista questa situazione di emergenza possa lasciarci qualcosa di utile, in questo senso abbiamo vissuto un’accelerata sociale storica, ma per essere una vera risorsa lo smart working deve essere “regolamentato” e non recepito semplicemente come telelavoro, con i lavoratori attivi h24.

Le istituzioni dovrebbero garantire a prezzi convenienti asili nido in convenzione con le aziende per agevolare le donne?

Anche qui, non si tratta di agevolare le Donne, ma di agevolare un’organizzazione familiare delle giovani coppie che hanno deciso di avere figli. Si dovrebbero avere sempre la facoltà di conciliare i tempi di vita e di lavoro: in questo caso le istituzioni dovrebbero permettere di poter essere lavoratrici e madri, lavoratori e padri, senza dover scegliere tra carriera e affetti familiari. Sicuramente i servizi rivolti alla prima infanzia sono una nostra priorità. Abbiamo appena confezionato due progetti importanti per garantire e migliorare proposte educative inclusive che per esempio possano sostenere le famiglie durante l’orario extrascolastico e le vacanze estive, valorizzando le attività outdoor nei parchetti della nostra città.

Come ritiene l'istruzione italiana rispetto alle altre nazioni europee?

Da un punto di vista femminile, in Italia facciamo ancora fatica a uscire da alcuni stereotipi, per cui le ragazze spesso non scelgono indirizzi scientifici per il proseguimento dei loro studi. Su questo dobbiamo lavorare sin con i più piccoli per un approccio diverso alla formazione e all’orientamento nelle scelte. Su questo siamo impegnati come amministrazione per portare avanti progetti in tutte le scuole di ordine e grado.

L'ordinanza regionale che ha favorito alcune categorie, ovvero personale sanitario e forze dell'ordine, non ha discriminato le altre donne impegnate in altri settori impossibilitate allo Smart working?

Il problema è a monte, era stato ribadito che la scuola per i più piccoli doveva essere l’ultimo settore a chiudere, in Regione Lombardia il Presidente Fontana ha deciso diversamente, dall’oggi al domani e senza dare garanzie di aiuti e sostegno ai genitori. Non dobbiamo fare una guerra “tra lavoratrici e lavoratori” di diversi settori. Stiamo aspettando maggiori indicazioni dalla Giunta Regionale. Noi abbiamo lavorato e continueremo a farlo per supportare le  scuole per rendere accessibile a tutti la didattica a distanza: a fine 2020 abbiamo messo a disposizione un contributo per le connessioni e per l’acquisto dei dispositivi da distribuire agli studenti non ancora attrezzati. Inoltre vogliamo mantenere attivi tutti i servizi di supporto educativo, pedagogico e psicologico rivolto ai bambini e ragazzi, ma anche ai loro genitori.

Ringraziamo Ilaria per averci raccontato le iniziative del Comune e le facciamo gli auguri per la sua maternità.

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