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Legnano, il problema dei rifiuti: cosa sta facendo il Sindaco?

Il problema dei rifiuti è una delle piaghe più critiche che colpisce i comuni in Italia, contro le quali si adottano misure di controllo e politiche di educazione non sempre efficaci.

Sulle pagine social quotidianamente si leggono segnalazioni con foto di rifiuti abbondonati, cestini strapieni, periferie trascurate.
Non dimentichiamoci il lavoro encomiabile dei volontari sui territori, legati alle varie associazioni che lavorano per tenere pulire le città.
Nel corso degli anni i comuni le stanno “provando tutte” per migliorare questo servizio. 

Recentemente è partita la sperimentazione di un progetto Savager sviluppato da Arpa con la collaborazione del Politecnico di Milano e il coordinamento della Prefettura, dove saranno satelliti aerei contro l’abbandono dei rifiuti in Brianza.

Anche nella Città di Legnano il problema dell’abbandono è molto sentito, con le recenti foto di rifiuti apparsi sui social.  Alcuni lettori affermano che non vengono fatti i lavori programmati di pulizia e l’amministrazione comunale non controlla il suo operato.
Oggi ne parliamo con Lorenzo Radice sindaco di Legnano.

2 lorenzo foto raccolta differenziata
Quali sono le azioni che state adottando per risolvere il problema dell’abbandono dei rifiuti?

Abbiamo aumentato le sanzioni per l’abbandono dei rifiuti. Per abbandono di rifiuti domestici, mancata differenziazione, utilizzo improprio dei cestini e violazione dei divieti per il conferimento dei rifiuti nella piattaforma ecologica l’importo è passato da 50 a 120 euro, mentre per le violazioni di particolare gravità (abbandoni o conferimenti abusivi) l’aumento è stato da 166 a 300 euro. Ma, in un’ottica di collaborazione con la cittadinanza, mettiamo a frutto anche l’impegno di alcuni volontari, come quelli dell’associazione “Strade pulite”, che rimuovono i rifiuti dalle strade ad alto scorrimento, e di “No waste wind”, che ripuliscono il Parco del Castello e la ciclabile.

Recentemente abbiamo visto foto di cestini pieni, in vari punti delle città. Su questo fronte cosa state facendo?

Sono stati aumentati in modo esponenziale i controlli da parte della Polizia locale e del personale di Ala per risalire ai responsabili dei conferimenti impropri nei cestini. Verifiche che hanno già portato a elevare qualche sanzione. Abbiamo anche aumentato il numero dei cestini e rivisto il loro posizionamento di concerto con Ala. Tengo a puntualizzare una cosa, però: se ci sono dei punti di  città che, quanto a pulizia, lasciano a desiderare la responsabilità è della maleducazione di alcuni cittadini. E frugare nell’immondizia per capire chi l’ha conferita –ne conveniamo tutti– non è certo il primo compito cui è chiamato il personale della Polizia locale. Vorrei quindi che, invece di parlare di città sporca, si puntasse l’indice sui comportamenti incivili. Altro esempio lampante è quello dei marciapiedi lordati dai cani o, meglio, dalla maleducazione dei loro padroni. Noi abbiamo fatto quello che era in nostro potere aumentando anche il numero dei cestini per le deiezioni canine. Spetta ai cittadini utilizzarli correttamente. Un controllo in ogni palmo della città –lo sappiamo benissimo– è impossibile.

Sui social qualcuno afferma che Amga non stia operando correttamente. E il Comune non controlli il suo operato.  Il problema è emerso anche in consiglio comunale recentemente.    Cosa farete?

La collaborazione con Amga funziona. Quando da parte del Comune ci sono state segnalazioni gli interventi dell’azienda sono sempre stati tempestivi. Recentemente è successo per un giardino pubblico all’incrocio fra le vie Spallanzani e Giovanni da Legnano nell’Oltresempione. Per tre giorni il cestino dei rifiuti, dopo meno di ventiquattro ore, strabordava per dei conferimenti impropri. Amga è sempre intervenuta, quindi il problema non è la sua operatività, ma sta a monte. E torniamo al punto: la necessità di un’educazione forte del cittadino e di una sua responsabilizzazione. Deve essere chiaro che sporcare ha un costo, e che questo costo ricade sulla collettività.

Come cambierà  con la tariffa puntuale, e cosa state pensando proprio per questo tema visto che  molti faranno i furbi?

Teoricamente l’adozione della tariffa puntuale potrebbe spingere qualcuno ad abbandonare i rifiuti per non pagare una Tari più alta, però non dimentichiamo che nei Comuni in cui è entrata in vigore –e ci sono i casi di realtà vicine– non si è registrato un aumento del fenomeno. Il punto è trovare un equilibrio fra la quantità minima di rifiuti fissata per il conferimento e la componente di costo per quella che la supera. Non va dimenticato però l’effetto responsabilizzazione che gioca la tariffa puntuale: da un punto di vista psicologico cresce la consapevolezza nel cittadino quando si entra in una logica del “tanti rifiuti produco, tanto pago”.

Per le segnalazioni di rifiuti abbondati o situazioni critiche, i cittadini devono sempre far riferimento al portale Amga? Entro quanti giorni deve essere evasa la richiesta?

Le segnalazioni possono essere fatte attraverso il portale del cittadino, cliccando su “Raccolta rifiuti” che porta direttamente sul format del sito di Aemme Linea Ambiente oppure attraverso il numero verde 800.19.63.63. Le richieste sono evase il prima possibile.

 foto raccolta differenziata

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