Il testamento spirituale di Sammy Basso: un messaggio d’amore e fede che tocca il cuore
Pubblico lo scritto del giovane biologo, simbolo della lotta alla progeria, morto il 5 ottobre e letto integralmente dal vescovo di Vicenza a Tezze sul Brenta. Ritengo queste parole degne di essere lette e meditate, poiché sono una fonte di profonda ricchezza spirituale.
Carissimi
Se state leggendo questo scritto, significa che non sono più tra voi nel mondo dei vivi. O, almeno, non nel mondo dei vivi per come lo conosciamo. Scrivo questa lettera perché, se c’è una cosa che mi ha sempre angosciato, sono i funerali. Non che ci sia qualcosa di male: dare l’ultimo saluto ai propri cari è tra i gesti più umani e poetici in assoluto. Tuttavia, ogni volta che pensavo al mio funerale, mi venivano in mente due cose che non sopportavo: il non poter esserci per dire le ultime cose e il non poter consolare chi mi è caro.
Ed ecco, quindi, che ho deciso di scrivere le mie ultime parole. Ringrazio chiunque le stia leggendo. Non voglio lasciarvi altro se non quello che ho vissuto e, poiché questa è l’ultima volta che posso dire la mia, dirò solo l’essenziale, senza inutili orpelli.
La mia vita: un dono da abbracciare
Ho vissuto felicemente la mia vita, senza eccezioni. Sono stato un uomo semplice, con momenti di gioia e momenti difficili, cercando sempre di fare il bene, riuscendoci talvolta e fallendo miseramente altre. La Progeria, come ben sapete, ha segnato profondamente la mia vita. Sebbene rappresentasse solo una piccola parte di ciò che sono, non nego che abbia influenzato la mia quotidianità e le mie scelte.
Non so come e perché me ne sono andato, ma sono sicuro che molti diranno che ho perso la mia battaglia contro la malattia. Non credeteci! Non c’è mai stata alcuna battaglia da combattere. Ho solo abbracciato la vita, per com’era: con le sue difficoltà ma anche con la sua incredibile bellezza. Non una punizione, né un premio: semplicemente un dono ricevuto da Dio.
L’amore: l’unico valore eterno
Fin da bambino ho sognato di essere ricordato nei libri di storia, di diventare una persona degna di essere citata con reverenza. Tuttavia, crescendo, ho capito che la gloria personale e la fama sono effimere. L’amore, invece, è eterno. Dio è eterno, e l’amore viene da Lui. Non mi sono mai pentito di aver amato così tante persone nella mia vita, e di averlo fatto intensamente. Questo è il mio consiglio per voi: amate chi vi è vicino. I nostri compagni di viaggio non sono mai un mezzo, ma una fine.
Affrontare il dolore: creare il bene dal male
Per buona parte della mia vita ho pensato che ogni evento avesse sia lati positivi che negativi. Ma non è sempre così. Alcuni eventi sono negativi, e basta. Non sta a noi trovarci qualcosa di buono, ma trasformarli in positivo con le nostre azioni. Questa, secondo me, è la facoltà più importante che Dio ci ha donato: la capacità di creare il bene anche nel dolore.
La morte: un passaggio necessario
La morte è una realtà naturale, paradossalmente la cosa più naturale della vita. È normale averne paura: anche Gesù ha provato timore. Ma per un cristiano, la morte è molto più di un evento: è l’unica via per tornare al Padre. Non volevo morire, non ero pronto, ma ero preparato. L’unica malinconia è sapere che non potrò vedere il mondo continuare a cambiare e crescere.
Il mio saluto finale
Se volete ricordarmi, non sprecate troppo tempo in rituali. Pregate, ma anche brindate alla mia salute e alla vostra. Piangete, festeggiate, fate ciò che vi fa stare bene, e fatelo in mio onore. Ho sempre amato stare in compagnia, ed è così che voglio essere ricordato.
Infine, non stancatevi mai di servire Dio e portare la croce che vi ha assegnato. Accettate la Sua volontà, ma non abbiate paura di far sentire la vostra voce. Dio, che è Padre e Madre, accoglierà ogni vostro sforzo nel Suo Cuore.
Ora vi lascio, come vi ho detto non amo i funerali troppo lunghi e io non sono stato breve. Vi voglio bene. Famiglia mia, fratelli miei, amore mio: vi sono vicino e, se mi è concesso, veglierò su di voi.
Vi voglio bene.
Sammy
P.S.: State tranquilli, tutto questo è solo sonno arretrato…