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Il rock pop a colori dei Foyerback: un gruppo che ti prende per la “gola”

La Toscana è da sempre una regione rock che sforna  artisti  capaci di scalare  le vette della musica italiana. Oggi scopriamo dei talenti che portano avanti la buona scuola toscana in un’alchimia pop rock.

Nella terra della Versilia abbiamo fatto una chiacchierata con  Guido De Ambrosis  voce della curiosa  e simpatica formazione  dei Foyerback, gruppo che trasmette una carica di allegria con arrangiamenti accattivati. 

Il nome del vostro gruppo è legato ad episodio singolare durante i tempi della scuola.  Cosa è successo tra i  quei banchi?

Il nome del gruppo deriva dal filoso tedesco Ludwig Fuerbach che non conoscevo, ed è  nato  ai tempi del liceo  da una storpiatura mentre lo stavo scrivendo.

Infatti durante una lezione di filosofia nel lontano 2006 il professore stava spiegando Fuerbach e mi ha chiesto “ De Ambrosis, tu che stai chiacchierando -  io ovviamente non stavo ascoltando – sai di cosa stiamo parlando? Io  ho risposto “sarà un gruppo o qualcosa del genere!"

Questo episodio è rimasto negli anni, e poi il mio compagno di banco, primo chitarrista della band, con il quale  stavo chiacchierando (mentre il prof mi interrogava)   ha proposto di usare il nome Foyerback per il gruppo.

Siete un gruppo pop o rock?   Come è iniziato musicalmente il vostro progetto?

Noi ci definiamo un gruppo pop rock spensierato. Cerchiamo di fare della musica che non sia troppo impegnativa affinché possa arrivare a più persone possibili, utilizzando messaggi e affrontando tematiche abbastanza importanti con un senso di leggerezza.

Siamo sempre partiti con pezzi inediti. Il nostro primo brano è stato un inno alla nostra città, di cui siamo originari, “Sotto il cielo di Massa”.

Da questo pezzo è nata la passione per fare cose inedite. Chiaramente, quando facciamo serate inseriamo qualche cover per strizzare l’occhio al pubblico e porre l’attenzione sui nostri brani.

Ascoltando i vostri pezzi si notano delle influenze musicali,   come  in “Bianco o Nero”.  Vi ispirate ad alcuni gruppi?

Qui entriamo in un argomento “complesso”. Io che ho scritto il brano in questione, vengo dal genere rock pop,  ma lavorando in una band dove i ragazzi si occupano di più dell’arrangiamento, emergono aspetti musicali interessanti. I miei colleghi hanno una cultura musicale davvero ampia  e mi rendo conto, che  quando ci mettono  le mani , tirano fuori dal cilindro idee particolari.

Avete scelto di seguire il canale della musica indipendente. Quale è il motivo di questa scelta rispetto ad un percorso più facile con le major?

Siamo consapevoli che è molto più difficile. Abbiamo collaborato con delle etichette ma le nostre esperienze non sono state molto felici. Tanti si propongono solo per acquisire  i diritti di autore sui brani senza muovere un dito.

Invece questo è un progetto dove  chiunque partecipi, deve aiutare,  seminare e coltivare: non vogliamo che vengano raccolti solo i frutti. Noi siamo un gruppo che facciamo tutto: scrittura, arrangiamento, e abbiamo realizzato  in manieri autonoma  anche i video clip.

Siamo degli artigiani e preferiamo  seguire il nostro lavoro in tutti gli aspetti,  comunque siamo aperti alle collaborazioni. Come per  l’amicizia e l’amore non abbiamo trovato una controparte con la quale valga la pena condividere questo nostro sogno.

Il pezzo "Bianco o Nero" è una riflessione sul mondo virtuale?

È un brano che parla di come tutto  stia scorrendo nelle rete ad una velocità folle,  dove diventa difficile capire dove  è la verità perché ognuno dice la sua, in maniera lapidaria: si  vedono le cose in  “Bianco o nero”.

Non c’è mai una via di mezzo. Si sta perdendo la mediazione  e non si riesce più a dialogare:  ci si  limita a buttare il pensiero su una bacheca. 

Link: https://www.youtube.com/watch?v=Jie_LL5HOj4&list=RDJie_LL5HOj4&start_radio=1

foyerback bianco o nero

C’è un legame tra questo pezzo e il vostro ultimo singolo “ Mi prendi per la gola?

Ti direi che sono tematiche separate. Ci sono alcuni brani che riprendono alcuni temi, ma ogni brano ha una sua vita.  C’ è un filo conduttore sull’arrangiamento per cercare di dare continuità al prodotto ed alla sonorità.

Nell’ultimo singolo abbiamo affrontato un tema che può sembrare inizialmente banale ed è quello della ricerca di essere se stessi,  finalizzato al  rapporto con gli altri:  nel senso che se persona riesce a manifestarsi per quello che è, ha più facilità nel  trovare persone simili.

Questo la fa sentire libera, felice e realizzata perché, se ci nascondiamo dietro una maschera, restiamo  da soli  o  ci circondiamo   di persone che non ci  capiscono facendoci  sentire inadeguati.

LInk: https://www.youtube.com/watch?v=TMjbkqd5p10

foyerback foto rossa

Perché avete scelto le camice rosse in questo video, dopo il Bianco e Nero?

Scherzosamente ti direi per dare colore ai nostri video, in realtà è  il nostro bassista che ha lanciato l’idea delle camice rosse riprendendola  da un gruppo tedesco: i "Kraftwerk “.

E’ stato difficile trovarle e  ci siamo impegnati diversi mesi nella ricerca.  Alla fine, non trovandole,  le abbiamo  prese bianche e le abbiamo fatte colorare perché eravamo disperati.

Come siete strutturati come formazione? Il tastierista è ancora con voi?

La nostra formazione è composta 4 o 5 elementi. Io sono la  voce, Lorenzo Pedrazzi  suona la chitarra elettrica, Stefano Luisi  è alla batteria e percussioni  e Michael Micheletti al  basso.

Il bassista Samuele, al quale mando un saluto,  è un elemento  fondamentale per il live e  non solo. Orbita con noi dietro le quinte. Per ragioni  lavorative, ha dovuto trasferirsi. Ci dà una mano sulla gestione delle pagine social ed è sempre presente.

Nell’album lui è sempre presente e nell’ultimo singolo ha realizzato le tracce di tastiere. Abbiamo dovuto inserire una backing track nei live e comunque sostituire un tastierista come lui non è facile.

Quali sono i vostri prossimi progetti?

Usciremo con un altro singolo tra 2 mesi, il terzo  dell’album, che  uscirà a settembre:  “Né arte né parte".

Per il live ci stiamo lavorando e siamo in lizza per 3 concorsi, di cui di due, siamo riusciti a passare le fasi preliminari. Stiamo aspettando le date per esibirci, che comunicheremo sui nostri social.

Abbiamo tanti progetti in cantiere.

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