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Il Big Bang è stato davvero l’inizio di tutto?

La cultura attuale ci dice che tutto ha avuto inizio da un “grande scoppio”, e lo si scrive anche su tutti i libri di testo, a partire dalla scuola primaria, proprio per indicare l’origine di tutto ciò che esiste. Se si domanda a una qualunque persona quale potrebbe essere l’origine dell’universo, la maggior parte direbbe senza dubbio che è avvenuto grazie al Big Bang. Ma se così non fosse? E se non fosse affatto dovuto a uno scoppio, bensì a un'espansione?

Voglio fare subito una precisazione: non sono uno scienziato né uno studioso di questi fenomeni, ma semplicemente una persona a cui piace, quando qualcosa mi incuriosisce o non mi convince del tutto, cercare di ragionarci sopra e valutare se esistano altre possibili spiegazioni. Non so se questo sia peccare di presunzione, penso piuttosto sia il desiderio di comprendere e conoscere meglio. Riprendo allora le due domande citate sopra.big bang mf ia

Se penso all’universo, alla creazione, alle leggi perfette che regolano tutti i movimenti cosmici, al nostro amato pianeta Terra con tutte le sue straordinarie bellezze (che l’umanità, per ingordigia, sta deturpando), mi risulta difficile credere che tutto sia stato generato da una grande esplosione. Qui, però, sorge un’altra domanda: cosa è esploso se non vi era nulla? Perché si è verificata un’esplosione e chi o cosa l’ha causata? Essa stessa è stata la causa? Ma allora Dio sarebbe un’esplosione? La vita, dunque, si sarebbe creata e diversificata dai fumi di questa esplosione? E questi fumi sarebbero stati in grado di generare leggi così armoniche e perfette? Sinceramente, faccio fatica a credere che tutto sia nato da un fumo.

Mi risulta più facile pensare, pur nella mia ignoranza in materia, che la causa sia stata un'espansione, che già conteneva in sé la genesi della vita. Ho provato a immaginare la caduta di una goccia d’acqua in una grande vasca: quando la goccia tocca la superficie dell’acqua, si forma un piccolo cerchio che poi si espande, generando altri cerchi sempre più ampi, portando con sé parte della goccia iniziale. Questa visione mi pare più compatibile con l’idea di un ordine armonico e strutturato, piuttosto che con una violenta esplosione.

Storicamente, come riportato dalla rivista Il Timone, il termine "Big Bang" è stato coniato dall’astronomo britannico Fred Hoyle. Nel marzo del 1949, rispondendo alla domanda di un giornalista durante una trasmissione radiofonica della BBC, affermò: “Queste teorie erano basate sull’ipotesi che tutta la materia nell’universo sia stata creata per un grande scoppio in un determinato momento in un passato lontano”.

Si tratta, dunque, di teorie basate su un’ipotesi, e come tali devono essere dimostrate, poiché un'ipotesi non è una certezza. Perché allora spacciarla per verità assoluta e insegnarla come tale fin dalle scuole elementari?

Dopo questa riflessione, mi sorge una domanda fondamentale: non è forse necessaria l’esistenza di un Creatore, di un’intelligenza superiore? Colui che ha fatto cadere la “goccia nella vasca”, dando inizio alla creazione con leggi ben precise, solide e perfettamente armoniche?

Non voglio spingermi oltre per evitare di perdermi in un labirinto di ipotesi e riflessioni senza fine. Mi sono limitato, anche in questo caso, a esprimere il mio pensiero, lasciando agli altri la possibilità di esprimere il proprio.

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