Graffiti, Graffittari, Vandali e Somari
Oggi si sente spesso parlare di Writers, allo stesso modo, capita frequentemente di imbattersi nel paesaggio urbano in graffiti di varia e, talvolta discutibile, bellezza, realizzati in spazi più o meno opportuni, determinando il degrado dell'area stessa o, nel migliore dei casi, rappresentando per essa un valore aggiunto.
L'opinione pubblica in proposito si spacca letteralmente in due: i sostenitori che parlano di queste produzioni riferendosi ad esse come vere e proprie opere d'arte e i detrattori che etichettano graffiti, tag e murales come una grave forma d'inciviltà a scapito dell'inerme cittadino.
Avendo già dato spazio ai sostenitori con articoli come Fiuto Rama - l'arte dello stupore urbano, Via dell'Ironia ... e l'apatia se ne va via!, Bros e il Padiglione natura, per amor di giustizia oggi diamo voce anche a chi, in questa disciplina, non trova altro che grande macanza di rispetto per gli altri.
Diciamo, infatti, che i detrattori hanno "nuovi" motivi di preoccupazione: infatti, da oltre Oceano arriva in Italia la moda dei graffiti con spray al catrame, indelebili e molto più difficili da rimuovere rispetto alla vernice tradizionale.
Preso dallo sconforto, un anonimo dedica all'irrispettoso intervento dei graffitari sulla proprietà privata uno stornello in rima.
Qualcun che pensa d’essere
più furbo e più ribelle,
adesso graffa i muri
usando un nuovo spray
composto di catrame,
ma toglierlo son guai!
Certo si crede grande,
“ho fatto una figata”,
e invece poveretto
è men che una segata.
Artista sono io,
magari lui lo pensa,
e invece è una bravata
di mente un po’ bacata.
Anche perché il villano,
ridendo alla trovata
dice: li ho fatti fessi,
l’autorità è giocata.
Oh povero imbranato,
che pensi d’aver fatto?
Il danno che hai causato
Lo paghi pure tu.
Per far la pulizia
la tassa va rialzata,
e in tempi così grami
è un’altra salassata.
Grazie, grazie davvero
per questa tua trovata,
ha più della porcata
che paiono scintille
in testa a un’imbecille.