Fede e Scienza: si possono conciliare?
Scienza e Fede, due realtà che purtroppo spesso si sono trovate ad essere vissute come rivali anziché come due esperienze dialettiche che possono arricchire l'umanità.
San Tommaso d'Aquino affermava che "tutte le verità partono dallo stesso sole, i diversi raggi sia quello della natura come quello della fede non si possono contraddire". Occorre superare la contrapposizione che a volte è stata fatta tra la scoperta scientifica, raggiunta con la ragione, e la verità conosciuta mediante la fede.
La ricerca metodica di ogni disciplina, se procede in maniera veramente scientifica e secondo le norme morali, non sarà mai in reale contrasto con la fede, poiché sia una che l'altra hanno origine del medesimo "Sole".
Entrambe sono al servizio di tutto l'uomo e di tutto ciò che è autenticamente umano. La scienza è fatta dall'uomo e deve essere esercitata per il bene dell'uomo singolo e dell'umanità intera. Ogni scienziato, in fondo, percorre la via per il personale incontro con ciò che è la verità, nella libertà e nella responsabilità. Deve essere assolutamente rispettata la fedeltà al vero nella indagine scientifica, è basilare per un progresso davvero umano e rispettoso delle realtà della creazione tutta, e questo per rendere più serene le condizioni di vita per tutti, specialmente per coloro che soffrono per varie cause. La scienza è un prodotto meraviglioso della creatività umana, e dell'insaziabile appetito di ricerca e approfondimento presente nell'uomo.
Per essere scienza al vero servizio dell'umanità nel bene essa deve:
- far prevalere la persona sulle cose
- far prevalere l'etica sulla tecnica
- far prevalere l'essere sull'avere e sul fare
- far prevalere la ricerca della verità senza pregiudizi
- far prevalere l'esigenza della pace e della giustizia
- far prevalere l'interesse delle Spirito sulla materia
Pertanto deve evitare di far prevalere l'aspetto economico, ad esempio nella ricerca indiscriminata del profitto economico personale o di gruppo. Degli interessi politici o nella sola ricerca del prestigio personale. Evitare di ritenere di poter dare soluzione a tutto, credersi onnipotenti insomma; escludere altre vie di ricerca solo per preconcetti o scelte ideologiche, effettuare esperimenti sull'essere umano senza il consenso esplicito del soggetto o dei suoi aventi diritto.
La scienza non deve temere i principi morali, l'etica pone limiti non per imbrigliare ma per evitare di compiere scelte dannose per l'uomo e la natura.
La Fede dunque può essere di aiuto alla scienza? E se si, come? Ad esempio offrendo alla ricerca eccellenti stimoli e aiuti per meglio assolvere il suo compito, aiuta la scienza a prendere coscienza dei propri limiti, infatti, la scienza non riesce e non può spiegare tutto, tanto meno sull'uomo. Non può dare risposte a problemi teologici, filosofici, in quanto essa si limita a conoscenze sperimentali. La fede mette anche in guardia da gravi rischi in cui può incorrere la scienza, come quello appunto di ritenersi panacea universale per tutti i mali e, quindi, ergersi a totem essa stessa.
Ovviamente anche le autorità politiche e pubbliche hanno la responsabilità di fare leggi giuste e oneste che salvaguardino il bene della persona e della società tutta, intervenendo con decisione là dove la ricerca scientifica sia finalizzata solo ad un proprio interesse economico o di prestigio. È dunque senz'altro possibile che Fede e Scienza procedano fianco a fianco in una collaborazione per il bene dell'umanità e della natura tutta