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Diario da un ordinario periodo di… lockdown: 30 marzo 2020

smart working pixRieccomi di nuovo,

siamo arrivati alla fine di questo mese di marzo che ha segnato le nostre vite e che, probabilmente, lascerà tracce anche nel nostro futuro.

Riprenderemo, è chiaro, ad avere una vita sociale, a vivere, a uscire, ad andare al parco, a fare una passeggiata, a vedere un film al cinema, o a gustarci una partita, ma lo faremo diversamente da prima.

Presteremo più attenzione a quanto abbiamo sottovalutato finora, dalle distanze interpersonali alla semplice igiene delle mani. Tutti noi ce le laviamo sempre, è chiaro, ma questo periodo ci ha insegnato a essere ancora più attenti a tutto ciò. Dovremo abituarci a vedere un film lasciando due posti liberi tra noi e la persona che ci siede accanto, oppure alle mostre stando a un metro di distanza dagli altri visitatori. Non è certo un problema, ma nulla sarà più come prima.

Cominciano a filtrare le prime notizie di ottimismo relative all'epidemia, ma dovremo tenere duro un altro mese almeno, se vorremo (veramente) ricominciare ad abbracciarci, a baciarci e a vivere in tutta serenità. Ormai ci siamo abituati, a questa nuova vita in casa: non mi piace parlare di “reclusione”, concetto troppo negativo, anche se, giorno dopo giorno, la voglia di uscire, in tutti noi, aumenta sempre di più, con le giornate più lunghe e la primavera che dovrebbe arrivare a breve.

Questo, come scritto venerdì, è stato l’ennesimo weekend non weekend. Sabato e domenica sono stati due giorni esattamente uguali a quelli feriali. Mi sono fatto un pieno di videochiamate su Whatsapp, un bel modo per vedere i miei amici anche se siamo fisicamente distanti, ma soprattutto ho lasciato molto spazio a Colei che mi tiene compagnia in queste giornate casalinghe: la Musica. Sia chiaro, in casa mia lo stereo è quasi sempre acceso, ma, ora come non mai, la Musica aiuta tantissimo a combattere la monotonia.

Da quando sono in casa, la radio è sempre un’ottima compagna per le mie giornate. Adoro la programmazione mattutina con Paola e Giulia che, compatibilmente con i miei impegni lavorativi, ascolto, ma anche il resto del palinsesto è di tutto rispetto. Poi, ho scoperto una fantastica radio tedesca, che trasmette dal Nord della Germania, con una miriade di canali, dal Rock al Metal, che potrebbero fare impazzire tanti di voi che sono appassionati di Musica. E poi ci sono i soliti canali, dai buoni vecchi Cd a YouTube, anche se questa situazione ha, sicuramente, contribuito alla rinascita delle Radio.

Ci sono anche i giochi di società. Quanto tempo che non ci giocavo! Da quando sono in casa ho riscoperto anche quelli. Mi cimento spesso con Scarabeo, ma ho anche ripreso a giocare a Uno. E devo ringraziare il mio amico che, poco tempo fa, mi ha fatto riscoprire questo gioco, che avevo relegato ai miei anni di adolescenza e, poi, per breve tempo, a quelli universitari.

Concludo con l’immagine del giorno: ho visto le immagini giunte da Pozzuoli, dove alcuni ragazzi si sono radunati in strada per ballare e stare insieme, nonostante le ordinanze di Comuni e Regioni, e i decreti del Governo. Mi chiedo se questi ragazzi abbiano a cuore il loro prossimo, i loro genitori, i loro nonni, dato che, per fortuna, il Sud non è stato toccato dal virus quanto il Nord. Solo stando a casa supereremo questa emergenza.

Alla prossima!

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