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Contro la movida, medico a Milano: 'Faccio il rianimatore per tutti ma non per i cretini'

  • Michele Canziani
Contro la movida indisciplinata: lo sfogo del medico di Milano
Nei giorni scorsi al telegiornale e sui social sono state mostrate le fotografie di assembramenti in varie città, senza rispetto per le regole del distanziamento sociale e dell'uso della mascherina, per non parlare delle risposte di alcuni ragazzi date ai giornalisti: "Il covid non esiste", "Tanto io non la prendo", "È tutta una montatura". 
A quelle dichiarazioni e davanti a tali immagini, un dottore ha affidato a Facebook il suo sfogo.

Il post: "Faccio il rianimatore per tutti ma non per i cretini"

Come si legge su Il Messaggero, il medico si chiama Carlo Serini, vive a Milano e lavora all'ospedale San Carlo.
L'anestesista rianimatore scrive nel suo post che è abituato a non fare distinzioni, assiste "belli e brutti", "grandi e piccoli", "italiani e stranieri" ma non è disposto a fare "l'anestesista rianimatore per i cretini".
Ci ricordiamo l'appellativo di 'eroi' e gli elogi rivolti al personale medico nel periodo del lockdown
Il  medico milanese chiede rispetto: "Non chiedeteci ancora di rivedere e rivivere i tre mesi appena trascorsi, a causa del vostro cretinismo". E poi ammette di soffrire di incubi e insonnia a causa di "tre mesi in un ospedale Covid: e voi che cazzo fate? L’aperitivo... Cretino è una diagnosi (e oggi arriva gratis), non un insulto".

Oltre la provocazione

Il post è stato molto condiviso e Carlo Serini - durante una intervista - si è detto stupito per i tanti messaggi ricevuti: ha spiegato di aver usato uno stile "quasi goliardico" per esprimere una disapprovazione profonda verso comportamenti che non tengono conto degli oltre 30 mila morti italiani per l'emergenza sanitaria. "Questo significa offendere la loro memoria e anche il valore del tempo, uno dei due beni immateriali che l'uomo ha a disposizione insieme al valore della vita. Il concetto profondo è questo, ma sui social non è spiegabile in questi termini. Io volevo che il messaggio arrivasse".
Il medico si augura che l'attenzione ottenuta dal post possa sensibilizzare almeno qualcuno fra chi solitamente non si preoccupa di mantenere il corretto distanziamento o di usare la mascherina, una irresponsabilità riscontrata purtroppo da nord a sud in molte città.

Nuova ordinanza a Milano

Intanto per contrastare gli assembramenti serali il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha firmato una nuova ordinanza - entrata in vigore ieri martedì 26 maggio - che vieta la vendita di alcolici da asporto dopo le 19.
 
 
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