Bibbiano, tutto finito? Facciamo il punto
Sono convinto che tutti ci si ricordi dello scandalo avvenuto in quel di Bibbiano, comune posto sulle Colline di Reggio Emilia, di cui vado a riassumere l'accaduto, che tuttavia lascia il posto alla domanda: le indagini che fine hanno fatto? E tutto finito? Come mai non se ne sente più parlare?
Nel giugno del 2019 nasce un'inchiesta shock denominata "Angeli e Demoni" che vedeva coinvolti diversi personaggi e che travolgeva l'intero territorio della Val D'Enza. Ventinove le persone iscritte nel registro degli indagati tra psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali, avvocati, un sindaco e altri ex, dirigenti comunali e delle Asl locali.
Gravissime le accuse contestate, attinenti: abuso d'ufficio, depistaggio, falsa perizia e inganno, falso ideologico in atto pubblico, frode processuale, lesioni dolose gravissime, maltrattamenti in famiglia, peculato, rivelazioni di segreto in procedimento penale, truffa aggravata, violenza privata. Come si evince, accuse piuttosto pesanti. L'indagine ha messo in luce un metodo criminale che ruotava attorno a un sistema di affidi illeciti di minori, sottratti alle rispettive famiglie con la falsa accusa di abusi sessuali, che però nella realtà non erano mai avvenuti, e successivamente affidati a terzi. Questo era causa di traumi fisici e psicologici sia per la famiglia a cui venivano sottratti i figli ma soprattutto per questi ultimi.
Le figure cardine delle indagini sono due, la dirigente dei servizi sociali della Val D'Enza e il fondatore della Onlus Hansel e Gretel di Moncalieri – Torino. Della prima il Gip scriveva: "erano la sua stessa condizione personale e le sue profonde convinzioni a renderla portata a sostenere con erinnica perseveranza la "causa" dell'abuso da dimostrarsi "ad ogni costo". Sul secondo coinvolto si legge nell'ordinanza che avrebbe sottoposto i minori a "sedute serrate, attraverso modalità suggestive e suggerimenti, con voluta formulazione di domande sul tema dell'abuso sessuale". Inoltre lo stesso risulta coinvolto nella vicenda dei cosidetti "diavoli della bassa modenese" poiché con false accuse di riti satanici sui piccoli, faceva allontanare i figli dai genitori.
Una vicenda di uno squallore drammatico, anche se da qualcuno è stata bollata solo come "brutta vicenda".
Allora Servizi Sociali, Tribunale dei minori non sono forse da ripensare e ristrutturare per il vero bene dei bambini con garanzie certe che non accadano fatti del genere? Si deve necessariamente analizzare se il pericolo è concreto o fittizio e, qualora fosse fittizio si proceda alla denuncia e a processare i colpevoli. Un bambino/a non è un pacco che si può depositare a destra o a manca. Inoltre mi pare che esista anche una "Convenzione sui Diritti del fanciullo", quanto è tenuta presente nell'operare? Un altro aspetto grave è quello che gli affidi sono un business, e questo non è degno di una società che si dice civile e rispettosa dei Diritti della persona.
A mio modesto parere vi è un altro aspetto da non sottovalutare, ossia un vero attacco contro la Famiglia, cellula fondamentale della società e alla sua derivazione cristiana. Non deve essere la Famiglia che educa, ma lo Stato, arrivando così a sostenere che il bambino/a non appartiene alla Famiglia ma allo Stato. Stiamo molto attenti a questo aspetto perché è un chiaro indizio di privazione di libertà.
Dunque Bibbiano nel dimenticatoio? Alcuni senza dubbio ben vedrebbero questa soluzione, che tra l'altro l'arrivo dell'epidemia ha contribuito a silenziare, mi auguro tuttavia che le indagini procedano e si arrivi al processo e ad una severa e giusta condanna per i colpevoli.
Non ci si può non porre una domanda: e se fosse ingiustamente capitato a me?