ALFA ROMEO: un grande marchio ritorna in Formula 1
Alfa Romeo torna in F.1. Un marchio storico del mondo delle corse automobilistiche, torna protagonista nella massima formula del motorsport.
L’annuncio dato lo scorso 1 febbraio è stato accolto con grande entusiasmo da tutti gli appassionati delle quattro ruote.
Già nel 2018, per volere di Sergio Marchionne, Ceo di Fca, Alfa Romeo era diventata main sponsor del team Sauber.
Da febbraio 2019 invece è diventata, a pieno titolo, un Team e farà palpitare i cuori degli alfisti.
Due grandi ingegneri del vivaio Ferrari, Simone Resta e Luca Furbatto, due piloti diversi ma complementari, Kimi Raikkonen (campione del mondo con Ferrari, nel 2007) e la speranza tricolore Antonio Giovinazzi animeranno il circus di F.1. con l’entusiasmo tipico della casa del Biscione.
Un’operazione, questa, che non ha solo una mission mediatica o di ritorno d’immagine, ma ha una forte vocazione sportiva.
Inizialmente, infatti, il “cordone ombelicale” con Ferrari sarà ancora ben saldo, ma lentamente l’area racing di Alfa Romeo, acquisirà piena autonomia.
L’auto, da poco presentata non ufficialmente, presenta contenuti tecnici innovativi, figli del know how italiano.
Una manovra, questa, voluta da un personaggio di certo ruvido, come il compianto Sergio Marchionne, ma dalle spiccate doti manageriali.
A Sergio Marchionne il mondo dello sport nazionale deve molto.
Grazie a Marchionne la Ferrari è gestita oggi da un Team Manager Italiano, Mattia Binotto, l’Alfa Romeo è di nuovo in Formula 1 ed è gestita da un gruppo di ingegneri italiani, ed un pilota italiano, Antonio Giovinazzi, calca di nuovo le scene della massima formula.
Insomma, la scomparsa fisica del dott. Marchionne ha lasciato un’eredità che lancia “l’italianità” nell’era della globalizzazione di massa e dimostra che “gli italiani” nel mondo hanno un valore davvero incalcolabile.
Crederci sempre, e porsi obiettivi ambiziosi.
Questa la filosofia di Marchionne.
Una filosofia che dobbiamo imparare a fare più nostra.
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