Albano e Fogli: cantanti o suonati?
Nei giorni più difficili per l'Occidente, ad un passo da quello che potrebbe diventare un conflitto militare, due cantanti italiani, Riccardo Fogli ed Albano Carrisi si sono espressi a favore di Putin e alla grandezza della madre patria russa con alcune dichiarazioni che hanno provocato non poche polemiche ed imbarazzo.
Le polemiche sono divampate in Italia quando l'ex cantante dei Pooh Riccardo Fogli è salito sul palco in Crimea per trastullare la folla filo russa che voleva brindare all'annessione della penisola di Crimea alla Russia, che non è stato altro che un esproprio di un pezzo di Ucraina da parte della "Madre Russia" a seguito di elezioni farsa sotto il controllo di forze armate straniere.
Le sue dichiarazioni, unite a quelle attribuite ad Albano Carrisi, hanno fatto indignare italiani e non. "C'è un bellissimo sapore di festa. Gente che salta, non ho visto cannoni e carri armati, solo una folla felice".
Prima di esibirsi con il suo repertorio canoro è partito il trionfale inno dell’Armata Rossa e subito dopo le sue parole di ringraziamento verso chi lo ha invitato ad esibirsi. "Grazie per avermi invitato, sono qui a rappresentare la pace, auguro la pace a tutti". Sono in molti a chiedersi se non poteva proprio evitare di partecipare a una festa in onore ad un furto dichiarato illegittimo ed illegale da Italia, Europa, Usa e tutto il mondo civilizzato.
Anche il tastierista dei Pooh, Roby Facchinetti, critica la scelta di Fogli: "Rispetto il pensiero di Riccardo che per me è come un fratello, ma quello che ha fatto è molto discutibile".
A rinfocolare le polemiche ci pensa Albano Carrisi con questa dichiarazione: "La Crimea è tornata normalmente alla Russia" "Fu Krusciov a dare la Crimea a Kiev. Ora è arrivato il momento in cui le cose si rimettono a posto. Ci sono state delle elezioni: il popolo ha votato per tornare con la Russia. Non ci vedo nulla di male".
Si tratta ovviamente di cantanti italiani amati più in Russia che in Italia ed è molto probabile ed auspicabile che le loro infelici dichiarazioni siano dettate più da ragioni commerciali che da una vera vicinanza all'espansionismo di Putin.
Su twitter i commenti si sprecano, dai più volgari a quelli più sarcastici, c'è chi dice che invece di fare commenti di questo genere sarebbe meglio che cantassero.... e chi ironizza facendo il verso alle loro canzoni: Felicità....... è Putin vicino con un blindato la felicità....
Per molti russi frastornati dalla propaganda di Putin, la Felicità è davvero un bicchiere di vino con un panino....