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4 cose da fare per sopravvivere quando lo Stato è assente

le-quattro-cose-da-fare-se-lo-stato-è-assente.jpgQuando ci chiediamo che cosa importa a coloro che sono al Governo, dei nostri problemi, ci disperiamo e perdiamo subito la fiducia in uno Stato concreto, presente e sincero. Ci troviamo davanti ad uno Stato assente, sentiamo abbandonati e perplessi, perchè noi italiani viviamo legati affettuosamente all'immagine della famiglia sana, protettrice, soccorritrice e sempre presente, pronta a soddisfare le nostre esigenze e a proporci una soluzione concreta per i nostri problemi più impellenti.

Se viene a mancare questa immagine della famiglia, in una casa italiana, succede il caos totale e i vari traumi psicologici affollano terribilmente la vita dei familiari. Così succede nel caso della mancanza della famiglia-Stato che non assolve pienamente ai suoi doveri di responsabilità nei confronti dei cittadini come se fossero suoi figli.

La salute economica e psicologica dello Stato ha un'importanza fondamentale per il mantenimento della serenità collettiva e pertanto se c'è qualche deficit, bisogna curarlo, col fine principale di salvaguardare anche la salute e il benessere dei connazionali, che altrimenti cadrebbero in malora. Ma come possiamo evitare le conseguenze negative di uno Stato assente? Per prima cosa bisogna studiare meglio se stessi e trovare la propria identità in modo da conoscersi più approfonditamente e capire ciò che si preferisce fare della propria vita.

Bisogna, quindi, scoprire le passioni innate e le vocazioni per le varie discipline e scegliere una professione che permette di vivere dignitosamente anche senza l'aiuto dello Stato. 2)Per questo obiettivo è necessario "spremere" la propria creatività e possibilmente far diventare la passione personale più grande, un vero lavoro, in modo da produrre meglio e di più. La terza cosa importante da mettere in atto è circondarsi di collaboratori che condividono la propria passione e che apportino modifiche e migliorie in grado di incrementare la produzione e contribuire ad alzare il livello economico della professione interessata.

Quarta cosa, fidarsi solo delle persone che collaborano con spirito di iniziativa intelligente e costruttiva, stimolando la positività e partendo dal presupposto che nessun essere umano possiede da solo, tutti i requisiti necessari per migliorare il proprio lavoro a 360 gradi, ma ha bisogno della collaborazione degli altri. Si tratta di costruire un piccolo "mosaico" umano che miri a produrre fattivamente, considerando i rischi, ma confidando nella serietà e nella partecipazione attiva di tutti i collaboratori. Solo con questi presupposti si può superare la drastica realtà che si crea quando lo Stato non risponde alle nostre esigenze e non si rende partecipe della nostra vita sociale. La forza interiore di ogni singolo cittadino deve nascere dall'estremo bisogno di reinventarsi ogni giorno, con la convinzione di farcela e soprattutto con la grande volontà di dimostrare quanto si vale.        

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