Un sogno stimolante per i lunghi pomeriggi milanesi
Sognare ad occhi aperti stimola positivamente e rasserena l'animo dell'uomo. Ecco un sogno ad occhi aperti che vi spingerà ad essere fiduciosi.
Era un freddo mattino d'inverno e la neve aveva imbiancato i tetti della città. Il sole era alto nel cielo, ammaliando l'aria col suo calore, ma il gelo era più forte e le strade erano deserte. Sentivo il pianto di un bambino di pochi mesi, dell'abitazione difronte, dove spiccava sulla porta d'ingresso, un bel fiocco azzurro smagliante, un azzurro forte che ricordava il mare d'estate.
Un raggio di sole illuminava quel fiocco, che se avesse avuto un'anima, sarebbe diventata gelida per il freddo incessante. Il sogno di andare lontano in un paese caldo, in riva al mare, mi tormentava la mente e il pensiero rovistava tra i ricordi fugaci del mio passato, fatto di giochi mai esistiti e di favole magiche, che fiorivano col "fertilizzante" dell'immaginazione più originale.
Ad un tratto fui distolta dal miagolio di un gattino che si aggirava tra gli angoli delle viuzze isolate, in cerca di cibo o di compagnia. Portava un collarino dorato e una piccola campanella che suonava al ritmo del suo lento movimento. La bambina che c'era in me, mi conduceva con la sua fragile manina nel luogo delle meraviglie e mi spingeva a sognare ad occhi aperti. Entrai così nel mondo della magia, che mi trascinò in una cava sotterranea, buia e apparentemente desolata.
Camminai per ore, lasciandomi guidare dal mio senso di orientamento e quando mi sentii un po' stanca per il faticoso cammino, mi ritrovai davanti ad un altare di pietra, dove c'erano 8 candele accese, la cui fiamma creava un'ombra gigante sul muro circostante. Scendeva acqua sulle pareti rocciose della cava misteriosa e rimasi immobile ad osservare l'ambiente freddo, estraneo, ma affascinante. Osservai attentamente l'ondeggiare delle fiamme e immaginai di diventare io stessa fiamma, per generare calore, un calore unico, ma mi chiedevo a chi fosse utile il mio calore.
Le domande si susseguirono quasi minacciose, punitive, ma essenziali per amare il mio obiettivo principale, che reggeva il senso della mia vita. Mi convinsi che amare e donare calore affettivo era lo scopo di qualsiasi essere umano, che spesso si adagia nell'arida "spiaggia" dell'indifferenza, dopo aver smarrito la strada del suo cammino. Quell'immagine quasi veritiera dell'essere umano che si sdraia avvilito sulla riva sconosciuta dell'incredulità, mi diede la forza necessaria per ricredermi e sperare ancora, nonostante tutto.
Ero nata per rendere felice qualcuno, che a sua volta doveva rendere felice un'altra persona. Era quello lo scopo della mia esistenza ed è lo stesso scopo dell'esistenza di tutti, ognuno nella sua particolare individualità, atta ad amare per far sorridere qualche altra persona. E dal sorriso di quest'ultimo, veder generare la speranza di una vita nuova, nata dalla magia di un'idea. Ripensai a tutti i miei errori e mi convinsi che ne avrei potuto farne di meno, ma la vita ci porta ad agire al momento e a decidere agli "incroci" delle storie personali, per intraprendere una determinata via.
Così, capita che si commettono errori, che poi è impossibile riparare. Ogni notte arriva per portare consiglio agli adulti sapienti, mentre l'orologio segna il tempo che passa inesorabilmente, senza pietà per nessuno. La vita è una manciata di attimi che si confondono, si accavallano e si sconvolgono a vicenda, creando un insieme di "cumuli" intoccabili, invisibili, ma sempre presenti, chiamati "Tempo". E noi ci affaccendiamo distogliendo la nostra attenzione dalle cose di primaria importanza.
Fu a questo punto che pensai che non mi ero mai fermata davanti ad un fiore e non gli avevo detto mai un grazie. Gli avrei dovuto dire : "Grazie di esistere, perché se esisti tu, esiste anche la bellezza superba e inimitabile del pensiero spontaneo e flessibile, che non conosce ostinatezza e rigidità interiore, ma cambia e rinasce, come fa la natura, grazie al calore del sole che riscalda tutto il mondo, anche se nessuno lo ha chiesto mai". Allo stesso modo, l'animo umano si rinnova interiormente e ama ciò che ieri aveva odiato.
Consuelo Greco