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Antipatia e anarchia distruggono l'uomo

Chi non ha mai sperimentato cosa significa provare antipatia per una persona ?antipatico foto milanofree ai
Chi più chi meno, un po' tutti quanti.

Provare antipatia per un tizio o una tizia che ci trasmette solo emozioni negative, ci mette a disagio, nel momento in cui la incontriamo e spesso cerchiamo di evitarla, per non cadere nella tentazione di risponderle male o fare battutine velenose.
Del resto siamo esseri umani, fatti di cuore, di sentimento, di emozioni, ma anche di sensazioni che avvertiamo sulla pelle in prima persona.

Ecco, l'antipatia si può definire una cattiva sensazione sulla pelle, che ci dà fastidio e vorremmo liberarcene nel più breve tempo possibile, allontanandoci dalla persona che ha scaturito in noi il disagio interiore perturbandoci e sconvolgendoci, anche se per  breve tempo.

Molte volte non conosciamo a fondo la persona che ci fa antipatia.
Se provassimo a conoscerla più approfonditamente, scopriremmo dei lati sconosciuti, inimmaginabili che ci condurrebbero, probabilmente, a correggere la nostra idea originaria.

E' risaputo che le emozioni negative distruggono l'animo dell'uomo e, talvolta, ne mettono alla prova il fisico, essendo potenzialmente in grado di provocare in lui manifestazioni al limite del patologico per effetto della somatizzazione.

Ma c'è una cosa interessante che possiamo osservare, riguardo l'antipatia : la similitudine tra antipatia ed anarchia. Così come l'antipatia ci mette in guardia e ci fa riflettere molto sulla selezione delle persone delle quali vogliamo circondarci, anche l'anarchia ci pone dei paletti limitanti che ci impediscono di oltrepassare la barriera della diffidenza ed esplorare nuove concezioni e idee politiche diverse, rispetto a quelle che abbiamo adottato per tanti anni. Rischiamo così, di cadere prigionieri dell'incredulità e di non poter elargire il nostro pensiero allietandolo con altre prospettive benefiche e positive.

Il tutto viene racchiuso nella terribile e negativa voragine del pessimismo, che acceca la nostra volontà e il nostro futuro. Se invece aprissimo di più la nostra mente, scopriremmo orizzonti diversi, più ampi e magari accettabili, secondo le nostre esigenze morali. Non dovremmo avere paura di guardare cosa c'è oltre il "burrone" che ci spaventa tanto. Ci potrebbe essere un bellissimo prato che ci attende solo per farci sdraiare comodamente e ammirare il cielo  e l'universo che si estende meravigliosamente sopra di noi, oppure ci potrebbe essere una grande vallata dove sorge un paesaggio splendido, di cui non conoscevamo l'esistenza. Queste ovviamente sono solo metafore di ciò che potremmo vedere oltre l'incredulità e la brutta sensazione di antipatia.

"Spronarsi" positivamente, dev'essere il verbo riflessivo importante per il nostro futuro e non limitarci ad accettare solo ciò che vediamo furtivamente e sbadatamente, dando dei giudizi sbagliati e negativi. Se non altro, per salvaguardare con intelligenza, la nostra incolumità morale e intima. 

Consuelo

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