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Old fools: un rimo spezzato per raccontare una storia d'amore

  • Mariella Bussolati

Un tuono, una luce dura e tagliente che illumina il retro della testa dell'attore per poi trasformarsi in un vortice, creando confusione. È il preludio a ciò che accadrà: il protagonista si ammalerà di Alzheimer. Ma questo non è uno spoiler, perché la malattia viene rivelata sin dall'inizio, e spoilerare significherebbe invece raccontare tutta la poesia che si dipana in una storia che ha nella memoria il suo tema principale.

Old Fools è una novella che torce lo stomaco, scritta nel 2018 dall’autore britannico Tristan Bernays. Racconta di Tom e Viv, una coppia consolidata. Protagonista è il loro amore e la vita che hanno condiviso, dalla prima scintilla alla luce che si affievolisce per colpa dell'Alzheimer, fino alla fine di tutto ciò che ha avuto un significato.i due attori di Old fools

Non c'è nulla di apparentemente sorprendente in questa storia, che somiglia a quella di mille altre coppie nella loro normalissima esistenza. Tuttavia, Old Fools è una danza senza soluzione di continuità che mescola e confonde il tempo. La narrazione si sviluppa a un ritmo sostenuto, passando dall'eccitante scintilla del primo incontro, rappresentato nel primo episodio sulla scena, alla rappresentazione, un istante dopo, dell'incertezza della senilità.

Il regista Silvio Peroni ha orchestrato il tutto in modo che l'ordine cronologico degli eventi venga completamente travalicato grazie a un affascinante stratagemma teatrale: il passaggio da un momento all'altro viene segnato da un colpo di luce, un gesto o una frase che fungono da collegamento.

Così, la storia si snoda tra decisioni difficili, trasferimenti, la nascita di una figlia e poi dei nipoti, ma anche tradimenti e scelte di carriera. La linearità che dovrebbe spiegare le vite dei protagonisti si dissolve in favore di un impressionismo che privilegia abbozzi e suggestioni anziché la concretezza. Ne emerge un flusso continuo in cui ogni quadro scivola dentro l'altro: dalle risate alle lacrime, dalla gioia alla disperazione, dalla giovinezza alla vecchiaia. Questo meccanismo accelera progressivamente verso il finale.

La scena è vuota, ma la presenza di Tom, interpretato da Marco Grossi, e Viv, interpretata da Marianna de Pinto, la riempie di intensità, superando i confini del palcoscenico. La traduzione del titolo, I vecchi pazzi, sembra riferirsi solo a Tom, ma in una coppia che si ama profondamente, i destini si fondono, le empatie si mescolano, e chiunque abbia vissuto accanto a un malato di Alzheimer sa che tracce della malattia si insinuano anche nella mente di chi è sano. La domanda sottesa è dunque: cosa resta quando l'amore viene svuotato a causa della decostruzione dell'identità di coppia? Forse, la risposta risiede nel vivere quei piccoli momenti che, alla fine, danno senso alla vita.


Informazioni utili:

Teatro Filodrammatici (Piazza Paolo Ferrari 6, angolo via Filodrammatici)
Date: Dal 22 al 27 ottobre 2024

Orario spettacoli:

  • Martedì, giovedì, venerdì, sabato: ore 20:30
  • Mercoledì: ore 19:30
  • Domenica: ore 16:00

Informazioni:
Tel: +39.02.36727550
Email: biglietteria@teatrofilodrammatici.eu

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