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Beatrice Schiros: il Teatro come Rito Psicomagico tra ironia e introspezione

  • Mariella Bussolati

Beatrice Schiros, attrice apprezzata e conosciuta, ha vissuto una pausa di due anni lontano dal teatro, convinta di non farvi più ritorno. Dopo una scelta così drastica e difficile non era facile tornare indietro. Ma forse, come dice lei, grazie al suo psicoterapeuta o forse perché chi lavora in teatro in realtà non riesce mai ad abbandonarlo, ha deciso di mettersi di nuovo in scena. E già questa scelta fa parte della macchina teatrale, che ha firmato insieme a Gabriele Scotti, drammaturgo, sceneggiatore e docente presso l’Università di Milano Bicocca. In più c'è molto altro. Per esempio la volontà di rendere questo atto un rito psicomagico, ovvero quella serie di pratiche, a volte assurde, a volte senza senso, che il regista, drammaturgo, attore e molte altre cose Alejandro Jodorowsky ha messo a punto per cambiare la prospettiva della vita di tutti i giorni e guarire da traumi purtroppo sedimentati negli anni.beatrice schiros teatro

Da queste premesse dunque è facile intuire che uno spettacolo come questo non può essere simile a molti altri. Diventa infatti la scusa per fare un racconto di se stessi, ma allo stesso tempo prendesi in giro e farlo anche con gli spettatori che inevitabilmente condividono a tratti le storie presentate. La performance diventa un atto curativo insomma, ma lo è anche per chi guarda.
Il tema è fare il punto sulla propria esistenza, domandarsi chi si è davvero. E per farlo è inevitabile frugare nei ricordi e recuperare le tracce di quando si era bambini e adolescenti e dunque il rapporto con i genitori, i primi amori e il primo sesso. Il racconto dunque diventa appassionante, commovente ma soprattutto esilarante ed è davvero impossibile non ridere.
Il ventaglio di episodi, personaggi, pensieri, è molto ampio e tocca tutti i temi dell’umano, ma il coraggio con cui vengono esposti anche particolari scomodi è una rinascita alla quale partecipa anche il pubblico. Il monologo, fatto fuori dai denti, riesce dunque a essere delicato e amaro, ma soprattutto sfacciato perché la carambola senza soluzione di continuità travolge.


Con la libertà sfrenata, evidentemente suggerita dalla psicoterapia, l’attrice si espone con inusuale franchezza restituendo una immagine di una donna fragile, come dimostrano alcuni episodi messi in scena, sola, ma anche risoluta e risolta al punto di poter concedere in pasto pubblico la propria intimità con una schiettezza inaspettata, che porta anche a sottolineare il dolore e il pensiero della morte, il contrappunto alla vita, ma anche a svelare situazioni imbarazzanti come defecarsi addosso.
Eppure proprio questo ultimo atto, visto da un punto di vista simbolico, come accade in tutto lo spettacolo, permette, dice Beatrice Schiros nel finale, di diventare adulti.


Informazioni Pratiche per Assistere allo Spettacolo 📅

Lo spettacolo di Beatrice Schiros si tiene presso il Teatro della Cooperativa a Milano. Ecco tutte le informazioni utili:

Indirizzo

Via Privata Hermada 8, Milano.

Orari Biglietteria

  • Martedì - Venerdì: 17:00 – 19:00
  • Sabato: 18:00 – 20:00 (solo nei giorni di replica)
  • Domenica: 15:00 – 16:30 (solo nei giorni di replica)

I biglietti possono essere ritirati fino a 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo. Sono disponibili anche online sul circuito Vivaticket.

Orari Spettacoli

  • Martedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato: ore 20:00
  • Giovedì: ore 19:30
  • Domenica: ore 17:00
  • Lunedì: riposo

Prezzi Biglietti

  • Intero: 18 €
  • Ridotti:
    • Convenzionati: 15 €
    • Under 27: 10 €
    • Over 65: 9 €
    • Giovedì: biglietto unico 10 €
  • Diritto di prenotazione: 1 € (esclusi abbonamenti e acquisti online).

Altre Riduzioni

  • Gruppi (10 o più persone): 12 €
  • "A Teatro in Bicicletta": 8 € (con caschetto o luce segnaletica)
  • Scuole di Teatro: 10 € (con tessera)
  • Precari, disoccupati, cassintegrati: 9 €
  • Disabili: 9 € (accompagnatore gratuito se obbligatorio).

Lo spettacolo di Beatrice Schiros offre al pubblico una riflessione profonda e ironica sulla vita, attraverso un viaggio intimo e catartico. Una rappresentazione che spinge a interrogarsi su chi siamo e sulla nostra storia, lasciando emergere il coraggio e la fragilità dell’essere umano.

Per ulteriori dettagli, contatta il Teatro della Cooperativa:
📞 Tel: 02 6420761
📧 Email: info@teatrodellacooperativa.it

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