Angela Finocchiaro porta in scena "Il calamaro gigante" al Teatro Galleria di Legnano e al Teatro Manzoni di Milano
"A me invece è bastato un minuto, poi lassù, sopra il bosco e i monti e sopra tutto, è esploso il cielo…
Le stelle di notte in mezzo al mare: se arrivi al tuo ultimo giorno e non le hai viste, non hai vissuto".
Fabio Genovesi
Uno spettacolo sorprendente, divertente e commovente, alla scoperta delle meraviglie del mondo e, quindi, di noi stessi. È quello che ci attende al Teatro Galleria di Legnano, con un'interpretazione straordinaria di Angela Finocchiaro, affiancata da altri nove attori, come ci tiene a sottolineare. Ma per il pubblico, lei resta unica e inimitabile, capace di legare riflessioni profonde a una comicità terapeutica.
Angela, la protagonista del suo spettacolo, quanto ha di lei e a cosa si ispira?
Lo spettacolo prende spunto dal romanzo di Fabio Genovesi, Il calamaro gigante, e si sviluppa su due piani narrativi: uno storico e uno quotidiano. Il protagonista maschile del libro è stato sostituito, nella parte quotidiana, da una protagonista femminile, Angela, un’assicuratrice che esaspera alcuni lati caratteriali.
La storia prende ispirazione dal romanzo, e Fabio è il narratore all'interno della rappresentazione. Io e Bruno Storti abbiamo lavorato alla riduzione teatrale, ma, anche se la protagonista porta il mio nome, lo spettacolo non è autobiografico.
Una scenografia essenziale che si trasforma: come mai questa scelta?
Abbiamo voluto realizzare uno spettacolo visionario, che giocasse con l’arte teatrale: la scenografia si trasforma davanti agli occhi del pubblico.
Nel romanzo di Genovesi si passa da un’epoca all'altra e da un continente all'altro. Per ricreare lo stesso effetto sul palco, abbiamo ideato scenografie dinamiche che cambiano forma.
In scena, accanto a me, c’è Pierre Denys de Montfort, un zoologo francese realmente esistito alla fine del Settecento. Insieme viviamo questa avventura: la ricerca del calamaro gigante. È un viaggio che ci porta a cambiare ambientazione e a inserire anche elementi della vita quotidiana.
Il mio personaggio è una donna mediocre, spaventata da tutto, che si ritrae dalla vita, mentre Montfort incarna l'idealista che insegue un sogno impossibile e lotta per realizzarlo.
Uno spettacolo sulle paure: quali sono le sue rispetto al mondo di oggi?
Trovo noioso parlare di me stessa, ma penso che le mie paure siano le stesse di tutti. Viviamo in un’epoca che non ci aspettavamo, pensavamo di aver superato le guerre in modo definitivo, invece ci ritroviamo a doverle affrontare nuovamente, e anche molto vicine.
Non avrei mai immaginato di assistere a quello che sta accadendo oggi.
Bruno Storti interpreta lo scienziato esploratore Montfort: un continuo rincorrersi tra fantasia e logica. Oggi, secondo lei, a cosa è meglio affidarsi?
Lo spettacolo segue il filo rosso del romanzo, che trasmette un messaggio chiaro: vale la pena vivere con una passione.
Spesso ci dicono che qualcosa è impossibile, e invece c'è sempre qualcuno che riesce ad avvicinarsi all’obiettivo e ad aprire nuove strade per tutti gli altri. Bisogna credere nei sogni e nelle possibilità.
Nel nostro spettacolo, Montfort dice ai suoi colleghi scienziati: "Bisogna, a volte, essere un po' bambini". È importante trovare un equilibrio tra razionalità e immaginazione. Anche Rocco Tanica, che ha composto le musiche, lo sottolinea: "Un mondo senza sognatori non andrebbe avanti".
Dobbiamo quindi contaminare e mescolare le due tendenze, lasciando spazio sia alla ragione che alla fantasia.
Un ritorno alla natura può aiutarci a riscoprire le nostre radici?
Noi affrontiamo il tema della natura con rispetto e curiosità. Fabio Genovesi, come anche noi, è molto sensibile all’argomento.
Per secoli, l’esistenza del calamaro gigante è stata negata dalla scienza, e invece si è rivelata reale. Nel romanzo, Genovesi racconta un mondo prodigioso, in particolare il mare, un universo ancora sconosciuto e affascinante.
Se imparassimo a rispettare di più ciò che ci circonda, probabilmente avremmo anche più rispetto per le persone che abbiamo vicino.
Angela Finocchiaro e il Teatro Galleria di Legnano: che legame ha con questo palco?
Al Teatro Galleria di Legnano credo di essere venuta nel 2018 o nel 2019, ma il mio legame con questo luogo è più lontano nel tempo.
Da piccola, venivo qui con i miei genitori, quindi conservo un bellissimo ricordo d'infanzia legato a questa città e a questo teatro.
Spero che lo spettacolo sia all’altezza delle aspettative e che possa regalare emozioni e riflessioni al pubblico.
Calendario degli eventi – Il calamaro gigante con Angela Finocchiaro 🎭
📅 07 Feb 2025 – 🕘 21:00
📍 Legnano, Teatro Galleria
🎟️ Prezzo: da € 32,00
📅 10 Feb 2025 – 🕘 20:45
📍 Milano, Teatro Manzoni
🎟️ Prezzo: da € 29,00
📅 11 Feb 2025 – 🕘 20:45
📍 Milano, Teatro Manzoni
🎟️ Prezzo: da € 29,00
📅 12 Feb 2025 – 🕘 20:45
📍 Milano, Teatro Manzoni
🎟️ Prezzo: da € 29,00
📅 13 Feb 2025 – 🕘 20:45
📍 Milano, Teatro Manzoni
🎟️ Prezzo: da € 29,00
📅 14 Feb 2025 – 🕘 20:45
📍 Milano, Teatro Manzoni
🎟️ Prezzo: da € 29,00
📅 15 Feb 2025 – 🕘 20:45
📍 Milano, Teatro Manzoni
🎟️ Prezzo: da € 29,00
📅 16 Feb 2025 – 🕘 15:30
📍 Milano, Teatro Manzoni
🎟️ Prezzo: da € 29,00
Non resta che lasciarsi trasportare in un viaggio tra sogni, scienza e avventura!
Uno spettacolo che è un viaggio nella natura, nella ricerca, nei sogni e nelle paure più profonde. Con la straordinaria Angela Finocchiaro e una scenografia che prende vita davanti agli occhi del pubblico, Il calamaro gigante promette di emozionare e far riflettere.
🎟 Biglietti disponibili a questo link