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Topography of Tears: quando il pianto diviene opera d'arte

tearsRendere le lacrime opere d'arte.

E' quanto fatto dall'artista americana Rose-Lynn Fisher, nel suo progetto The Topography of Tears.

L'idea nasce in un periodo di perdite, cambiamenti e lacrime, tante lacrime. Rose-Lynn si chiede se le sue lacrime di tristezza siano identiche alle sue lacrime di gioia, ed è da qui che nasce un progetto più articolato e complesso, che comprende 100 fotografie.

Appassionata ed esperta di macro fotografia, la Fisher decide di sfruttare questo suo talento e di servirsi di un microscopio per analizzare il liquido lacrimale proveniente dai suoi occhi, e dagli occhi di altri.

La scoperta di Rose-Lynn Fisher non fa parte solo di una questione artistica ed estetica, ma un vero e proprio studio scientifico.

Perché le lacrime non sono tutte uguali, e la fotografa americana l'ha dimostrato, tramite le sue fotografie.

Lacrime di gioia, di euforia, di frustrazione, di rigetto, lacrime da cipolla, da sbadiglio, lacrime nascenti e lacrime morenti hanno le loro strutture uniche, trame particolari che ricordano paesaggi, rurali o naturali, visti dall'alto

Questo grazie alla mescolanza di acqua, proteine, minerali, ormoni, anticorpi ed enzimi che le lacrime contengono, in forme e quantità diverse in base all'emozione che suscita la lacrima uscente. 

Ma non è questa l'unica volta in cui l'artista si avvicina al microscopio e tira fuori, dalla lente, stupende creazioni. 

Col suo famoso progetto BEEyond, la Fisher mette in risalto le strutture complesse e le forme varie che compongono una semplice, piccolissima ape.

Tutti progetti, i suoi, che portano alla scoperta di un micro-mondo non visibile agli occhi, ma bello quanto e più del mondo che vediamo tutti i giorni ad occhio nudo. 

Anche la Fisher ci dimostra come, a volte, il mondo dell'arte e della scienza, spesso considerati agli antipodi, possano congiungersi e collaborare, dando vita a scoperte estetiche e scientifiche decisamente interessanti, sotto tutti i punti di vista.

Clara Cappelletti

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