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La pavimentazione ritrovata di Santa Maria alla Porta

s. maria alla portaDurante i lavori di restauro del palazzo di Luigi Caccia Dominioni, finanziati da Reale Mutua, l'architetto Aldo Maiocchi ha ritrovato, sotto uno strato di cemento, la pavimentazione a disegni geometrici con marmi dai colori rosa e grigio pastello della cappella di Santa Maria alla Porta, che venne distrutta durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

La nascita della cappella risale al 1631 quando, nel corso di alcuni lavori nella suddetta chiesa, un operaio ritrova un dipinto della Madonna e subito guarisce dalla zoppia che lo affliggeva da tempo. I cittadini milanesi, convinti di  essersi imbattuti in un miracolo, edificarono attorno al dipinto della ''Madonna col grembiule'' una cappella come segno di devozione.

A causa dei bombardamenti dell'agosto del 1943 la cappella venne totalmente distrutta e della pavimentazione originale persa ogni traccia, si salvò invece l'affresco della madonna.

''Nel restaurare l'edificio che si affaccia sul vicolo di Santa Maria alla Porta ho allargato lo sguardo. Alle sue spalle c'era un vuoto urbano generato dalle bombe - spiega l'architetto - ho notato delle crepature orizzontali su questa coperta di cemento che crea la pavimentazione dell'antica cappella. Abbiamo fatto dei campionamenti e sono riemersi dei marmi. Si è proseguito ed ecco riapparire l'antico pavimento decorato''.

Invece in merito all'affresco Maiocchi afferma che ''Ciò che oggi è visibile è solo una ridipintura. In un appunto datato 1946, l'allora Soprintendente scrive al ministero della Cultura e ipotizza che l'originale possa essere quattrocentesco di scuola Zavattari, un'importante bottega milanese''.

A causa dei costi eccessivi del restauro, momentaneamente si è deciso di coprire la pavimentazione con un apposito tessuto protettivo in attesa del 12 novembre, data in cui verrà svelato al pubblico il piano di ristrutturazione della cappella ad opera della Sopraintendenza alle Belle Arti e al Paesaggio. Inoltre Reale Mutua finanzierà l'allargamento dell'odierna chiesa di santa Maria alla Porta, mentre il Comune provvederà a collegare il sito con il percorso della Milano romana.

''E' un luogo particolare -commenta l'assessore ai Lavori Pubblici, Carmela Rozza - quasi la storia si ripetesse. Prima era sparito il dipinto ed è rispuntato, oggi ricompare il pavimento di cui si era persa traccia. E' un luogo che riporta in vita pezzi di memoria importanti della storia di Milano, che rinasce grazie alla collaborazione tra pubblico e privato. Anche valorizzando piccoli ambiti abbandonati affermiamo il valore storico e turistico della nostra città''.

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