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Jean Dubuffet e il suo Guardiano a Palazzo Reale

Il guardianoAncora pochi giorni per visitare la mostra presso il Palazzo Reale di Milano "il volto del 900", suddiviso in sette sezioni per meglio indagare il cambiamento sociale che ha visto protagonista la società del secolo scorso.

Si parte con Matisse che indaga i misteri dell'anima nella prima sezione, per concludersi con la disintegrazione del soggetto dell'ultima parte. Ma tra questi due estremi, la mostra, dà spazio al momento del cambiamento, ovvero il "caos e il disordine", la sezione che precede i cambiamenti indotti dalla fotografia.

Qui artisti del calibro di Picasso e Bacon danno vita a figure scomposte, rarefatte, di sintesi che portano una concezione rivoluzionaria della rappresentazione del soggetto umano.

Ma oltre questi due grandi artisti è presente anche Jean Dubuffet, meno conosciuto a livello di fama se paragonato ai due grandi maestri, ma non meno importante per la sua arte rivoluzionaria.

Realizzato per lo spettacolo Coucou Bazar del 1971, Il Guardiano è un'opera emblematica che ben rappresenta tutta la sua produzione artistica dell'artista.

Il soggetto dell'opera è sicuramente individuabile nell'intreccio di linee casuali che simulando uno scarabocchio vanno a costruire la figura (definita unicamente dall'uso dei colori primari blu e rosso e dal bianco e nero); ed è proprio attorno a questo punto che verte l'arte di Dubuffet. Secondo l'artista il mondo è, o dovrebbe essere, un tutt'uno indifferenziato, in cui ogni punto si rivela degno di interesse, ed è impossibile soffermarsi solo su ciò che il nostro ha imparato per convenzione a delimitare.
L'artista è lontano dalle riproduzione di ritratti classici con i soggetti posti in pose plastiche e irreali: il suo obiettivo è rappresentare l'essenza del soggetto e del mondo caotico e "aggrovigliato" in cui tutti noi viviamo. Un legame con il contesto dunque, anche se la figura è ben isolata da esso. Siamo, nuovamente, lontani dalle riproduzioni tradizionali in cui il soggetto si imposta al centro di una scena ben studiata, qui c'è solo la figura, isolata dal mondo ma che rappresenta, soprattutto, quel mondo.

Un mondo caotico, fatto di mille volti che vanno ad intrecciarsi tutti nell'unica figura del Guardiano, per poi dissolversi pian piano perdendosi nel caos.
Ed il vero artista, secondo Dubuffet deve fare proprio questo: rompere le convenzioni, tutto ciò che è conosciuto, distruggere la superficialità dell'ordinario, togliere la maschera dell'uomo sociale e civilizzato per far esprimere l'individuo selvaggio e puro che ognuno ha dentro di noi.

Il volto del 900. Da Matisse a Bacon. Capolavori dal Centre Pompidou

Dal 25 settembre 2013 al 9 febbraio 2014

Palazzo Reale
piazza Duomo 12, Milano
Orari: lunedì ore 14:30 - 19:30, mar - dom 9:30 - 19:30, giovedì e sabato 9:30 - 22:30
Biglietti: intero € 11, ridotto € 9.5

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