Skip to main content

Regina Colomba e Regina Pastiera 2024 a Milano

regina colomba 2024A Milano il 9 marzo le sedute delle giurie, composte da giornalisti e addetti ai lavori,  hanno decretato i vincitori del Premio Regina Colomba e  Regina Pastiera 2024, organizzato da Stanislao Porzio.

I giurati hanno valutato i dolci dei molti pasticcieri concorrenti, provenienti da sette regioni italiane e dal Canton Ticino, Svizzera, accomunati dal fatto di essere realizzati con lievito madre e ingredienti del tutto naturali, senza additivi artificiali, senza aromi artificiali e/o naturali identici, senza semilavorati (senza coadiuvanti tecnologici, dato che in tutte le manifestazioni organizzate sotto l'egida di Re Panettone vige il motto del “Tutto naturale, solo artigianale”.

Per la Categoria Colomba (la ricetta classica: lievito madre, farina, canditi di agrumi in sospensione, burro, tuorli d'uovo, zucchero; in superficie, glassa di zucchero, uova e mandorle) il primo premio è stato assegnato alla Pasticceria Fra.Grante di Carmiano (LE), seguita dalla Pasticceria Roberto Pastry & Bakery di Chiavenna (SO) e dalla Pasticceria La Monica di Castellammare di Stabia (NA).

Sul podio della Categoria Pastiera ci sono la Pasticceria Elite di Vimercate (MB), seguita dalla Pasticceria Savarese Bottega Storica di Roma e al terzo posto ritroviamo la Pasticceria La Monica di Castellammare di Stabia (NA).

Creato e organizzato da Stanislao Porzio, l’inventore di Re Panettone, Regina Colomba e  Regina Pastiera ha lo scopo di far conoscere al pubblico alcuni fra i migliori produttori artigianali di questi dolci di ricorrenza, nati l’uno in Lombardia e l’altro in Campania, ma diffusi su tutto il territorio nazionale.

Tutte le colombe e pastiere vengono sottoposte all’assaggio di giurie di esperti per istituire una classifica, inoltre i prodotti in gara, per accedere al concorso, devono aver superato una preselezione qualitativa. 

Nelle ultime edizioni del premio non è stata prevista la cornice di una mostra mercato come nelle prime due, ma tutti i pasticcieri partecipanti sono in grado di offrire i propri prodotti al pubblico con la formula dell’acquisto online dai propri siti web. 

Regina Colomba e Regina Pastiera condivide con Re Panettone il disciplinare che prevede per i dolci partecipanti solo ingredienti naturali, dato che la vera pasticceria artigianale deve puntare sulla freschezza. 

La storia della colomba

Tra i simboli che rappresentano Pasqua la colomba ha visto nei secoli molte versioni in merito al suo significato.

Da sempre la colomba è considerata un simbolo di pace, partendo dall’episodio della Genesi in cui fu una colomba a portare un ramoscello d’ulivo nel becco a Noè dopo il diluvio universale per indicare la fine delle ostilità tra Dio e il suo popolo.

Ma ai tempi di Greci, Egizi e poi Romani per le cerimonie sacre era preparato un pane a forma di colomba con proprietà rituali e magiche.

In seguito furono i cristiani a prendere questa tradizione attribuendo alla colomba il simbolo della Pace, rileggendo l’episodio della Bibbia.

Un’altra tesi fa vede la nascita della colomba come un simbolo di pace in un episodio avvenuto a metà del VI secolo quando davanti al trono del re longobardo Alboino, mentre si parlava del destino di Pavia, si presentò un vecchio artigiano con dei pani dolci a forma di colomba come un tributo di pace nel giorno di Pasqua.

All’assaggio i pani risultarono così buoni da spingere il sovrano a promettere che avrebbe rispettato la città e i suoi abitanti.

Un’altra leggenda dice che San Colombano, dopo aver rifiutato un banchetto fatto preparare in suo onore dalla regina Teodolinda poiché troppo sontuoso per i giorni di quaresima, benedisse la tavola imbandita trasformando la carne in colombe bianche, mentre il pane divenne una colomba.

Questo miracolo colpì talmente la regina al punto che donò a Colombano un grande terreno vicino a Bobbio, dove oggi si trova l’Abbazia a lui dedicata.

Ma fu agli inizi del Novecento che il direttore pubblicitario della Motta, Dino Villani, ebbe l’idea della colomba nella forma del dolce pasquale ripieno di uvetta e canditi  e ricoperta di glassa di zucchero e mandorle.

La ricetta venne ripresa da Angelo Vergani, proprietario dell’omonima ditta milanese che ancora oggi produce colombe.

Da allora ogni tavola a Pasqua vede un dolce morbido e profumato a forma di colomba, simbolo dello Spirito Santo.

Nel tempo l’impasto originale, con farina, burro, uova, zucchero e buccia d’arancia candita, con una glassa alle mandorle, ha assunto varie forme e varianti, ma facendo sempre della morbidezza e del profumo le sue caratteristiche inconfondibili.

Pin It